Gentile Direttore,
le sirene delle ambulanze disturbano.
La notizia apparsa nella pagina locale del giornale della città nella quale vivo mi ha lasciato allibito. Ma come, solo pochi mesi fa il suono delle ambulanze che ci aveva accompagnato (purtroppo) nei lunghi giorni del lockdown e come “urlo” liberante di ringraziamento per i medici e infermieri dell’ospedale al termine, adesso “crea ansia e paura” a detta di alcuni cittadini?
“Andrà tutto bene” quanti cartelli e fogli colorati da disegni dei figli erano appesi ai balconi delle nostre case e palazzi… ma non è andato tutto bene se anche solo il suono di una sirena è fastidio e disturbo.
Non credo che centri molto il virus.
Forse il virus è solo il catalizzatore di un disagio ben più profondo e lontano, del quale ha accelerato il processo di fattori già presenti ed in azione.
Sembrano passati anni luce e generazioni quando il suono delle campane e delle ambulanze indicavano “qualcosa” a me bambino. Univano, quella diversità di suoni, il sentire comune della gente, direi quasi che il cielo e la terra, lo spirito e il corpo, risuonavano al cuore di chi ascoltava.
Ci si fermava improvvisamente, la mano della mamma più stringente alla tua, “speriamo che ce la faccia e che non sia un bambino” e bastava l’espressione dei suoi occhi per comprendere la muta preghiera all’urlo dell’ambulanza.
O il suono cupo della campana a morto.
Come era diverso da quello della domenica e della festa, che ti accompagnava mentre percorrevi il vialetto che portava alla messa dei bambini e “sapevi” che era una Festa.
L’altro, quello “da morto” non era di quei giorni, ma dei giorni normali e te lo dovevano spiegare.
Era il tempo in cui anche la morte faceva parte della vita, non censurata o nascosta.
Anche oggi abbiamo bisogno di una “mano che stringa la nostra”, di un compagno di strada con il quale fare il cammino.
La chiamano emergenza educativa, ed è la vera emergenza.
C’è bisogno di persone e luoghi nei quali riprendere a coltivare il piccolo pezzo di umanità, di tempo e spazi di solidarietà, di intrapresa e creatività.
Complesso? No, semplice.
Iniziando dalle piccole cose, magari spiegando al disturbato che se fosse anche lui in codice rosso, la sirena suonerebbe e magari… gli potrebbe essere utile.