Le parole di Claudio Borghi contro Conte nel corso della discussione alla Camera dei Deputati hanno acceso il dibattito sui social network e l’esponente della Lega è finito al centro della bufera. Il volto del Carroccio o è stato aspramente criticato dal Partito Democratico, queste le parole di Simona Malpezzi: «Ecco il profilo dell’attuale opposizione sovranista. Il Governo pensa al Paese, qualcun altro a straparlare». Così invece il grillino Manlio De Stefano: «Chi glielo spiega ai fenomeni leghisti che da morti tutti gli altri diritti non servono più? Fortuna che rifiutano la Cabina di Regia #COVID19». Posizione condivisa anche dal dem Andrea Orlando, come dicevamo, ma non solo: «“Basta dire che la salute viene prima di tutto perché se i numeri contano qualcosa sta al numero 32 della Costituzione”. Sipario sull’opposizione sovranista», le parole di Alessia Rotta. (Aggiornamento di MB)
CLAUDIO BORGHI: “ITALIA FONDATA SUL LAVORO, NON SULLA SALUTE”
Il deputato della Lega, Claudio Borghi, è intervenuto quest’oggi in Aula alla Camera, dopo il discorso del presidente del consiglio Giuseppe Conte riguardante le nuove misure restrittive contro la pandemia di coronavirus. L’esponente del Carroccio si è rivolto così al premier: “Signor Presidente lei ha detto che il diritto alla salute è preliminare. Come si permette di fare una scaletta dei valori costituzionali? Se guardiamo gli articoli semmai è al 32esimo posto, il diritto al lavoro invece è al quarto. E l’articolo 1 dice che l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro, non sui Dpcm”. Quindi Claudio Borghi ha aggiunto: “La decisione non può essere lasciata alle regioni. Perché l’assetto economico è grave e se il Governatore non ha in mano le risorse per risarcire lavoratori e imprese come fa a prendere le decisioni? Allora dategli i soldi per i ristori, non è che poi arriva lei come babbo Natale con i ristori”. Parole, quelle dell’ex presidente della commissione Bilancio, che hanno fatto il giro del web creando non poche polemiche.
CLAUDIO BORGHI VS CONTE, ORLANDO LO SCHERNISCE SU TWITTER
“Siamo coscienti delle ripercussioni sull’attività economica, sulla produzione – un passaggio delle parole del premier Conte – ma non ci può essere dilemma tra la difesa della salute e la tutela dell’economia, più piegheremo i contagi più allenteremo le restrizioni”. Dichiarazioni che però non sono andate a genio a Claudio Borghi, che ha appunto voluto ribattere al massimo esponente dell’esecutivo, parlando per non più di cinque minuti: “I diritti costituzionali sono tutti importanti alla stessa maniera – le parole di Claudio Borghi – e se per caso i numeri qualcosa contano il diritto alla salute è al numero 32, il diritto al lavoro è invece è al quarto. E le ricordo l’articolo 1, perché evidentemente si è dimenticato pure quello, dice che l’Italia è una Repubblica democratica, quindi si decide tutti assieme non decide lei, fondata sul lavoro quindi non fondata sulla salute o i dpcm. Vediamo di riportare tutto all’ordine costituzionale perché la situazione è grave”. Mentre il leghista parlava, il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando, twittava: “Invito i commentatori che si interrogano sul perché sino a qui non ci sia stata collaborazione tra maggioranza e opposizione ad acquisire l’intervento fatto alla Camera dall’on. Borghi a nome della Lega”.