Si è spenta a 62 anni dopo aver combattuto a lungo con una malattia che non le ha dato scampo ma che lei ha esorcizzato fino alla fine, come spiegano Massimo Lopez e Tullio Solenghi ormai da anni. Così si è conclusa la vita della geniale Anna Marchesini colpita da artrite reumatoide, una malattia che comporta un’infiammazione articolare, una forma aggressiva della patologia che ha trasformato in poco tempo il suo fisico, colpendo alle mani e ai polsi, e anche il suo volto. La malattia si presenta con dolore ma anche con alcune rigidità alle articolazioni e dei rigonfiamenti che arrivano a limitare o impedire anche la corretta funzione delle articolazioni. La diagnosi viene effettuata di solito sulla base di radiografia o ecografia delle articolazioni interessate ma non vi è ancora una vera e propria cura ma solo la possibilità di gestire i sintomi riducendo dolore e infiammazione.
Artrite reumatoide, qual è la malattia di cui soffriva Anna Marchesini?
Anche nel caso dell’artrite reumatoide così come di altre malattie, la prima cosa è avere una diagnosi precoce per riuscire a intervenire subito e questo riesce a tenere bada i sintomi e la malattia in quasi metà dei casi e in altri, molti meno, addirittura a fermarla o quasi. Anna Marchesini purtroppo non ce l’ha fatta ed è morta ormai quattro anni fa ma prima di andare via con un post su Facebook ha addirittura parlato del posto giusto in cui mettere le sue ceneri ovvero Accademia d’Arte drammatica Silvio d’Amico: “Ho gia’ adocchiato una vetrinetta in sala riunioni con un piccolo cofanetto verde di porcellana. Ritengo sia l’ideale per contenere le mie ceneri. E’ un’aspirazione che piano piano troverò il coraggio di far uscire alla luce…”. Un ultimo colpo di ironia graffiante, quella che l’ha sempre contraddistinta.