Con la firma dell’ultimo Dpcm, a partire da domani, venerdì 6 novembre, scatteranno anche in Lombardia tutta una serie di misure urgenti per contenere la diffusione del Covid. Secondo il decreto, la Regione Lombardia rientra nella cosiddetta zona rossa, ovvero quella ad alto rischio. Ma cosa cambia, concretamente, a partire da domani? Le misure sono numerose e certamente restrittive rispetto alle altre due zone d’Italia contrassegnate dai colori arancione e giallo. Come ricorda una nota della Regione, le stesse misure avranno una validità almeno di 15 giorni a partire dalla data di domani. Importanti cambiamenti riguarderanno gli spostamenti, che saranno vietati sia in entrata che in uscita sull’intero dalle Regioni. Saranno limitati però anche gli spostamenti all’interno del medesimo Comune in qualunque orario della giornata ad eccezione di quelli autorizzati per motivi di comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o per motivi di salute. Sarà permesso il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenze e tornerà l’autodichiarazione. Disposta la chiusura dei negozi ad eccezione dei negozi di generi alimentari, edicole, tabaccai, farmacie, parafarmacie. Chiusi anche i mercati, ad eccezione delle attività che vendono generi alimentari. Sospese le attività di bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie; asporto consentito fino alle 22.00 mentre non vi sono limiti alla consegna a domicilio. Restano tuttavia aperti parrucchieri e barbieri.
LOMBARDIA ZONA ROSSA, COSA CAMBIA CON IL NUOVO DPCM
Sempre a partire da domani 6 novembre, rispetto alle scuole, la DAD al 100% si estende anche alle seconde e terze medie. Sarà permesso spostarsi ai fini della didattica in presenza ove consentito. Resta ad esempio in presenza la didattica di nidi, scuole materne, elementari e prima media con uso obbligatorio delle mascherine dai sei anni in su e salvo patologie o disabilità. Anche i corsi universitari saranno svolti a distanza ove possibile. Sospese le attività sportive salvo quelle riconosciute da CONI e CIP. Sarà possibile svolgere invece attività motoria nei pressi della propria abitazione ma sempre rispettando distanze e obbligo di mascherina. Restano chiusi musei ed altri luoghi di cultura ed intrattenimento come teatri, cinema e sale da concerto. Rispetto ai mezzi pubblici (dai bus ai treni regionali) è applicato il limite della capienza massima del 50% salvo che per il trasporto scolastico. Tra le altre attività e luoghi che da domani saranno chiusi, si segnalano parchi, palestre, piscine, centri benessere ma anche congressi, sagre, fiere. L’accesso ai luoghi di culto sarà consento ma sempre evitando assembramenti e indossando gli appositi dispositivi. Nella nota della regione contenenti tutti i nuovi provvedimenti, si raccomanda inoltre di non ospitare in casa persone diverse dai conviventi, salvo ragioni lavorative o strettamente necessarie.