Troppi tamponi non aiutano: questo il giudizio di Alberto Zangrillo. Il Direttore dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione Generale dell’IRCCS Ospedale San Raffaele ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Iceberg, programma in onda su Telelombardia, ed ha sottolineato l’importanza dello stop ai tamponi per i contatti diretti: «Se sono venuto a contatto con un positivo cerco di fare un tampone e se per caso è negativo, un’ora dopo mi comporto probabilmente in modo poco responsabile. Quello a cui tutti dovremmo tendere è anche una questione veramente di responsabilità sociale, è quello di eseguire il tampone quando è strettamente necessario».
Alberto Zangrillo ha sottolineato che è molto più importante restare riparati in casa e cercare di proteggere coloro che potrebbero ammalarsi a causa dei nostri comportamenti. Lo specialista invita tutti a mantenere un comportamento responsabile e razionale, condannando chi diffonde il panico: «Ritengo che in questo momento bisogna dare retta ed apprezzare le persone che ragionano con razionalità e che non mettono per forza di cose il terrore, il terrore è cattivo consigliere e porta una serie di persone negli ospedali, dove non dovrebbero arrivare».
Nella lunga intervista rilasciata a Iceberg, Alberto Zangrillo ha ribadito che in questo momento non bisogna concentrarsi sulla numerosità dei nuovi contagiati: in questo modo «non facciamo altro che confondere le persone e dare loro l’apparenza che in qualche modo siano dei potenziali malati e che possano anche ammalarsi gravemente. Per questo motivo queste persone arrivano in ospedale».