Che senso ha questo «finto» lockdown se dobbiamo convivere con il virus? Questo l’interrogativo posto da Selvaggia Lucarelli in un lungo post pubblicato su Facebook. La giudice di Ballando con le stelle ha esordito parlando della situazione di difficoltà che sta vivendo la sua Milano – «qui ci sono talmente tanti positivi in giro che ormai chiunque ha contatti con positivi» – per poi evidenziare: «Si è deciso che il tracciamento non esiste più e tutti o quasi fanno finta di nulla perché parliamoci chiaramente: che fai? Ti chiudi 14 giorni in casa, poi esci, entri in contatto con un altro positivo e ti richiudi? Pure se stai bene? Ma va».
Selvaggia Lucarelli ha poi sottolineato che sono saltati tutti i protocolli con questa seconda ondata, anche in buona parte dei posti di lavoro a suo avviso, per poi porre nuovi quesiti: «Se abbiamo deciso che si convive così col virus, che senso ha questo finto lockdown che penalizza solo ristoranti e pochi altri se tanto ci infettiamo tutti al lavoro, in famiglia, a scuola? Davvero pensate che i milanesi (e non solo i milanesi) possano vivere in perenne auto-quarantena perché entrano più volte a settimana in contatto con un positivo?».
Selvaggia Lucarelli ha poi citato un altro dettaglio: per un tampone si potrebbe dover attendere anche 10 giorni, così come per il tampone di controllo al termine dei 14 giorni se positivo. «Davvero è così pieno di kamikaze magari asintomatici che entrano in questa giungla di sciatta burocrazia? Ve lo dico io: no», l’affondo della giudice di Ballando. Che ha concluso così: «Dunque lo dico chiaro: tutto questo non può funzionare. E se lo scopo era renderci liberi e belli a Natale, beh, il rischio è che a Natale staremo peggio. O al massimo in questo limbo di autogestione sanitaria in cui ognuno pensa per sé, e ormai pure legittimamente. Spero di sbagliarmi».