Come anticipato dalle indiscrezioni delle ultime ore, il Viminale ha deciso di inasprire i controlli e le sanzioni per evitare assembramenti in tutta Italia: una circolare inviata dal Ministero degli Interni, presieduto da Luciana Lamorgese, si rivolge ai prefetti chiedendo loro di convocare i Comitati per l’Ordine e la Sicurezza in modo da programmare a livello locale i necessari interventi anti-Covid-19. Insomma, mentre molte Regioni si apprestano a cambiare “colore” di fronte alla nuova impennata di casi di contagio e a livello nazionale ancora non si esclude un secondo lockdown, il Viminale attua una stretta chiedendo controlli più serrati in caso di assembramenti in strade e piazze e interventi “più efficaci e tempestivi”, cosa che potrebbe concretizzarsi in multe e pochi sconti da parte di chi è tenuto a far rispettare le norme previste dal Dpcm in questione. Non solo: a prefetti e pure sindaci la Lamorgese chiede che vengano applicati gli strumenti normativi già in essere in modo da chiudere eventualmente strade e piazze ove fosse necessario.
VIMINALE, NUOVA CIRCOLARE ANTI-ASSEMBRAMENTI: “CONTROLLI PIU’ SERRATI”
La stretta di cui sopra decisa dal Ministero degli Interni arriva dopo le polemiche relative alle immagini arrivate da divere parti d’Italia, con gruppi di persone ammassate in pochi metri quadrati nel corso del weekend e, come spiega lo stesso Viminale, l’aver riscontrato anche “una percentuale non irrilevante” di persone che a seguito dei controlli svolti avevano di fatto violato l’obbligo di indossare la mascherina in strada. Non solo: dalla Ministra arriva la richiesta di intensificare i controlli a livello locale per contenere il fenomeno e quindi non rendere vane le misure anti-Coronavirus varate nell’ultimo periodo con la definizione di diverse zone di rischio nelle diverse Regioni. Di conseguenza, in ottemperanza a quanto previsto dall’ultimo Dpcm, la suddetta circolare invita anche a interdire eventualmente quelle strade e piazze (o anche contingentando gli accessi, come prevede la precedente circolare del 20 ottobre) che potrebbero divenire teatro di assembramento di gente o far raccogliere un numero elevato di astanti nel weekend soprattutto in coincidenza dei luoghi della movida.