La Sanità della Regione Calabria rischia di mettere in seria difficoltà il Governo Conte, solo pochi giorni dopo il summit con i capi partito che ha di fatto rinnovato il “patto di legislatura” fino al 2023. Oggi pomeriggio il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte – fanno sapere le fonti di Palazzo Chigi all’Ansa – ha sentito al telefono Gino Strada, il medico fondatore di Emergency, per sondare un possibile ruolo importante nella gestione dell’emergenza Covid-19 nella regione martoriata in questi ultimi giorni dal doppio “scandalo” commissario. Il nome di Strada è stato proposto da parte del Movimento 5 stelle e dal movimento delle Sardine e sarebbe la “mossa” di Conte per provare ad affiancare il neo-nominato commissario Giuseppe Zuccatelli, sodale di LeU (amico personale di Pier Luigi Bersani) e scelto dal Ministro della Salute Roberto Speranza. Riavvolgendo un attimo il nastro dei fatti negli ultimi giorni – qui tutti i dettagli nel nostro focus – tutto parte dal siluramento-dimissioni del precedente commissario Saverio Cotticelli che in diretta tv giovedì scorso spiegò di non sapere di essere lui il responsabile del piano Covid-19 in Calabria (salvo poi ammettere, davanti al documento del Ministero che diceva il contrario, di essersi sbagliato e che addirittura forse sarebbe stato drogato nel fare quelle dichiarazioni). A quel punto il Governo in fretta con un Cdm tra sabato e domenica nomina un nuovo commissario alla Sanità che aiuti la Regione già priva della sua Governatrice, la compianta Jole Santelli (mancata lo scorso 15 ottobre): viene scelto Zuccatelli il quale subito viene “travolto” da un video di marzo in cui si lasciava andare a dichiarazioni “shock” sulle mascherine “inutili” e sulla trasmissione “fantasiosa” del Covid-19.
CONTE ‘COMMISSARIA’ SPERANZA SULLA CALABRIA?
È qui che si arriva alla giornata di oggi, con Speranza attaccato da più parti per la scelta del nuovo commissario e con il Premier che accoglie l’invito del M5s di sentire Gino Strada per affiancare – se non proprio per rimuovere direttamente – il contestato già responsabile di diverse strutture sanitarie in Calabria. Mentre infiamma ancora la lettera emersa della scomparsa Presidente Santelli (dove accusava il Governo solo un mese fa di «ammazzare la sanità calabrese con nomine politiche e scelte prese tutte da Roma nel pieno della pandemia»), la “mossa” di oggi fatta da Conte assomiglia molto da vicino ad un tentativo di “scavalcare” il proprio stesso Ministro della Salute, non considerando pienamente in fiducia la scelta opzionata su Zuccatelli. «Ho 52 anni di carriera, voglio essere giudicato per quello che faccio, non per quello che dico nel corso di una conversazione informale e a distanza di mesi viene riproposto», ha spiegato il commissario alla Sanità Calabria oggi al telefono con Repubblica, ma non intende mollare la posizione appena ricevuta «questo è il momento dello sciacallaggio. Come si sente dire nei telefilm americani, qualsiasi cosa io dica potrebbe essere usata contro di me». Se Gino Strada accetterà, potrebbe avere un ruolo più “operativo” nella gestione anti-Covid non solo in Calabria ma forse (secondo indiscrezioni raccolte da HuffingtonPost) anche in altre Regioni del centro-Sud.