A Le Iene Filippo Roma parla di un possibile traffico di benzina all’Ama di Roma, la società che gestisce per conto dell’ente Roma Capitale, la raccolta, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. L’inviato delle Iene con la complicità di Marco Occhipinti si è occupato della vicenda incontrando anche una pentita che per privacy si fa chiamare Michela. La pentita racconta: “rubano la benzina nei camion che la notte raccolgono la monnezza, mettono un tubo dentro riescono a fare il succhio e a svuotare il furgone. Arrivano a prendere anche 5 taniche di benzina a sera. Sono gli autisti quando la notte escono nel camion si mettono in un posto un pò appartato arriva un altro con la macchina che regge le taniche e porta via”. Ma non finisce qui, visto che Michela confessa a Filippo Roma: “venivo pagata per fare questo e lo facevo per un mio parente che fa l’autista all’Ama. Hanno svariati punti per farlo, hanno le macchine nascoste, i tir”.
Filippo Roma e il traffico di benzina all’Ama Roma: parla la pentita
Le confessioni della pentita Michela sul traffico di benzina all’Ama di Roma sono davvero scioccanti. “Un traffico illegale di benzina che vale circa 3 mila euro al mese in nero” – rivela la pentita che ha fatto questo tipo di lavoro per circa 3 mesi – “portavo la macchina con le taniche dentro, lui svuotata il camion nelle taniche, riprendevo la macchina e me ne andavo a casa mia. Facevo l’autista. Mi dava 100 euro a settimana, una questione di 10 minuti, ci pagavo i bollettini dell’auto. E’ uno schifo che la gente se ne approfitta dei soldi che paghiamo, la gente che ci lavora all’AMA se ne approfitta”. Sul finale la donna racconta a Filippo Roma che ha deciso di smettere dopo essere stata fermata da una pattuglia della polizia, ma anche dopo aver visto l’inchiesta andata in onda lo scorso anno a Le Iene. Clicca qui per vedere il servizio completo de Le Iene.