Il governo sta cercando in ogni modo di escludere un lockdown totale come quello di marzo e aprile. Lo ha spiegato stamane il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, che in un’intervista con la Stampa ha assicurato di essere al “lavoro per evitare il lockdown totale”. I casi continuano ad aumentare, gli ospedali sono al collasso, e la situazione economica è gravissima, ma nei prossimi giorni la situazione dovrebbe lentamente migliorare come risultato delle misure prese nelle ultime settimane: “La curva dei contagi sta salendo – ha proseguito il premier – ma mi aspetto che nei prossimi giorni, anche per effetto delle nostre misure, cominci a flettere. Il lockdown generalizzato avrebbe costi troppo elevati”. Negli scorsi giorni il governo ha approvato il Decreto Ristori per tutte le categorie maggiormente falcidiate dalle chiusure, ma non sono da escludere altri provvedimenti se necessario “con un nuovo scostamento di bilancio nel 2021“.
CONTE: “EVITIAMO LOCKDOWN TOTALE, SERVONO NERVI SALDI E STRINGERE I DENTI”
“Dobbiamo aspettare e tenere i nervi saldi – ha proseguito il Premier – dobbiamo stringere i denti perché i servizi sanitari sono diffusamente sotto stress”. E proprio sul sistema sanitario nazionale, il massimo esponente dell’esecutivo ha voluto sottolineare tutti gli sforzi fatti in questi ultimi mesi: “abbiamo raddoppiato i letti di terapia intensiva, immesso nei servizi sanitari oltre 36mila tra medici e infermieri, decuplicato la capacità di effettuare tamponi. Dobbiamo fare di più, ma siamo uno Stato di diritto, non invadiamo arbitrariamente la sfera personale dei cittadini”. Il premier si è quindi rivolto agli italiani affinchè collaborino tutti insieme perché “lo Stato siamo tutti noi”, aggiungendo che il governo è al lavoro per aumentare i ristori per le categorie più colpite “con una modifica del tendenziale di quest’anno. Le cifre, i contributi dei due decreti ristori non sono affatto esigui – ha aggiunto – ad esempio, gli indennizzi che stiamo erogando corrispondono al doppio di quelli già ricevuti in estate per molte categorie come ristoranti, palestre, piscine,teatri. A ciò si aggiungono le ulteriori misure quali crediti d’imposta sugli affitti commerciali, la cancellazione della seconda rata Imu, la sospensione dei versamenti dei contributi previdenziali per novembre”.