Il vaccino Covid Pfizer ha acceso le speranze nella battaglia al coronavirus, Pierpaolo Sileri ha fatto il punto della situazione sul dossier a Oggi è un altro giorno. «L’Italia ha delle dosi riservate secondo un accordo europeo. Sarà efficace al 90%? mi devo basare sulle dichiarazioni rilasciate da coloro che produrranno questo vaccino. Non c’è solamente questo di vaccino, ci sono diverse aziende che stanno completando la Fase 3. Nessuno di questi vaccini ha ottenuto un’autorizzazione, ma è pur vero che l’Ema sta effettuando le analisi del caso sui dati a disposizione. È verosimile che questo vaccino, insieme ad altri, sarà disponibile a partire dal nuovo anno. Verosimilmente entreranno in produzioni di grandi quantità e si partirà con la vaccinazione delle fasce più deboli», le parole del viceministro della Salute, che ha poi parlato dell’organizzazione tra conservazione e celle frigorifere: «Non tutti i vaccini hanno bisogno di stare a -60° o -70°. Ma non è l’unico prodotto che deve stare a quella temperatura. Dire che le nostre strutture non possano tenere refrigerato a -70°, mi sembra francamente assurdo». Pierpaolo Sileri ha precisato che il Governo è già al lavoro per elaborare un piano e si farà trovare pronto quando sarà il momento.
PIERPAOLO SILERI TRA LOCKDOWN E “ZONE”
Nel corso della lunga intervista rilasciata a Oggi è un altro giorno, Pierpaolo Sileri ha spiegato: «Verranno prese altre misure laddove il flusso dei numeri analizzati secondo i 21 parametri dovessero esserci le necessità di misure più restrittive per evitare l’esposizione al virus. Oggi sono diventate arancioni altre regioni, è possibile che anche altre regioni possano andare incontro a un innalzamento del livello di attenzione. Ma è anche possibile che tra 10 giorni, se l’andamento del virus dovesse essere rallentato, quelle regioni passeranno ad un colore più leggero con meno restrizioni». A proposito di una chiusura totale, Pierpaolo Sileri ha precisato a Un giorno da pecora: «Non decideremo entro questo fine settimana sul lockdown generalizzato: venerdì, avendo tutti i dati in maniera completa, decideremo se ci sono altre regioni che meritano un passo successivo in termini di gravità e quindi ulteriori chiusure. I dati vengono trasmessi quotidianamente e se in tre giorni c’è un netto peggioramento è necessario intervenire tempestivamente. Si può passare dal giallo all’arancione al rosso ma anche il contrario».