L’omicidio di Janira D’Amato sarà al centro dell’ultima puntata stagionale di Un Giorno in Pretura, in programma nella seconda serata di Rai3 di oggi, sabato 14 novembre. Nel corso della serata sarà dato spazio al processo a carico dell’ex fidanzato della vittima, Alessio Alamia, condannato in primo grado, nel gennaio dello scorso anno, alla pena dell’ergastolo, pena confermata anche in Appello 11 mesi dopo. Il delitto avvenne il 7 aprile 2017 nella sua casa di Pietra Ligure, dove Janira fu prima aggredita e poi uccisa con 49 coltellate inflitte con un coltello lungo circa 12 centimetri. Un delitto brutale confessato dal giovane ex fidanzato 22enne nel corso del processo a suo carico nel quale ha anche ripercorso le tappe brutali dell’omicidio. “Quante volte l’ho colpita non lo so. Potevo vedere e sentire, ma non controllare il mio corpo. E quindi è come se non stessi facendo il reato”, si era giustificato Alamia in aula, prendendo la parola nel processo che lo vede imputato per l’omicidio volontario premeditato della sua ex. L’omicida, come rammenta Ivg.it, raccontò l’incontro nella sua abitazione e l’inizio della lite legata proprio alla loro relazione. Riferendosi a Janira, nel corso dell’audizione Alessio ne ha sempre parlato al presente fino ad arrivare al momento del delitto: “siamo scesi in salotto. Lei mi ha dato l’anello e mi ha detto ‘tanto ora lo dai ad un’altra ragazza’. Io gli ho detto che non ero quel tipo di ragazzo e poi è successo il fatto… Ingiustificatamente, perché non c’è giustificazione del reato che ho fatto”.
OMICIDIO JANIRA D’AMATO: ERGASTOLO A EX ALESSIO ALAMIA
A scatenare l’ira di Alessio Alamia al punto da uccidere con una violenza inaudita la sua ex fidanzata Janira D’Amato appena ventenne sarebbero state le parole di quest’ultima che nel corso di una accesa lite aveva paragonato il suo ex a sua madre definendolo “un delinquente”. “Da lì non ci ho più visto, ero fuori di me e ho perso il controllo”, aveva raccontato il 22enne in aula. Poco prima del delitto, sempre secondo il racconto dell’omicida reo confesso, lui avrebbe minacciato di suicidarsi, puntandosi il coltello al cuore, se solo lei avesse deciso di lasciarlo. “Poi è successo il fatto”, aveva proseguito, aggiungendo i particolari choc dell’aggressione: “L’ho colpita al collo e lei è caduta all’indietro. Mi ha detto ‘no no fermo’, ma io ho fatto il delitto… ero sopra di lei.. e l’ho colpita”. Alamia si sarebbe reso conto di quanto stava accadendo solo dopo aver sentito il “tac” del coltello ad indicare la rottura della lama. Nel dicembre scorso, anche la Corte d’Assise d’Appello di Genova ha confermato la condanna all’ergastolo a carico di Alessio Alamia per il delitto di Janira D’Amato, confermata anche Corte d’Assise d’Appello di Genova, esattamente come era accaduto quasi un anno prima al termine del primo grado. “L’importante era che venisse confermato l’ergastolo”, fu il commento a caldo dei genitori della giovane vittima dopo il secondo grado.
Ultima puntata della stagione. Un Giorno In Pretura racconta un processo di femminicidio. La vittima è una giovane ragazza di 20 anni, Janira D’Amato, barbaramente uccisa nel 2017 a Pietra Ligure dal suo ex fidanzato Alessio Alamia.#UnGiornoInPretura sabato seconda serata #Rai3 pic.twitter.com/6VNrs2TUkX
— Un Giorno in Pretura (@ginpretura) November 11, 2020