Una ragazza giovanissima, di appena 16 anni, è morta nelle scorse ore in quel di Genova, a seguito di un incidente stradale. L’adolescente era stata vittima lo scorso 24 ottobre di un gravissimo incidente in quel di Quezzi, con una Bmw che lanciata a tutta velocità aveva sfondato i paletti di protezione per poi travolgere un gruppo di ragazzi che stava passando la serata in piazzetta Pedegoli. La giovane vittima, come scrive Genova24.it, si chiamava Gaia Morisutti, e fin da quando era stata soccorsa dagli uomini del 118 era apparsa in condizioni disperate. Il suo corpo aveva subito ustioni di terzo grado per il 40% visto che, dopo l’investimento, era rimasta incastrata sotto un motorino che aveva poi preso fuoco. Inizialmente sembrava che stesse migliorando, poi, dopo il trasferimento presso il centro grandi ustionati di Sampierdarena, è stato un lento regredire fino al decesso odierno. Stando a quanto comunicato dall’ospedale Gaia è morta alle ore 7:30 di oggi “per stato settico, successivo alle gravissime ustioni riportate, che ha generato insufficienza respiratoria, cardiaca e renale”.
INCIDENTE QUEZZI: SI AGGRAVA LA POSIZIONE DI BOTTARO
Subito dopo l’incidente era stato arrestato Luca Bottaro, 23enne meccanico di Marassi, la cui posizione si è ovviamente aggravata dopo la morte della giovane, e che da oggi risulta essere accusato di omicidio stradale oltre che di lesioni stradali e omesso soccorso. A bordo della Bmw vi erano altri tre ragazzi, tutti accusati di omissione di soccorso: “Sono davvero dispiaciuto – aveva raccontato Bottaro agli investigatori subito dopo l’arresto, spiegando che era scappato dopo l’incidente per paura di venire linciato – ho anche pensato di togliermi la vita“. Ovviamente la notizia della morte di Gaia è stata accolta con sgomento a Quezzi, con la comunità che si è immediatamente stretta alla sua famiglia. Tra l’altro in molti, quella sera, si erano buttati fra le fiamme per liberare la giovane dal motorino, ma le sue ferite sono risultate troppo gravi.