Attilio Fontana è convinto che in Lombardia si inizino lentamente a vedere i primi effetti delle misure restrittive delle scorse settimane. “Rispetto al resto del Paese – le parole del governatore ai microfoni di Rtl 102.5 – abbiamo un piccolo vantaggio, il 21 ottobre Regione Lombardia emise una prima ordinanza, che fece un po’ di polemiche ma che sta dando qualche piccolo ma significativo risultato. Speriamo che questa ordinanza e poi l’intervento del governo possano riuscire ad abbassare la linea dei contagi”. Gli ospedali lombardi sono sotto pressione ma secondo il governatore il sistema sanitario regionale è in grado di reggere l’onda d’urto: “Come risposta sanitaria, nonostante siamo sotto grande pressione, siamo in grado di dare risposte a tutte richieste di aiuto. E’ chiaro che dobbiamo fare in modo che queste linea di contagi si abbassi”. Sulla possibilità di un lockdown a Natale Fontana replica: “Mi auguro proprio di no, ma sono convinto che le cose si metteranno a posto gradualmente”
FONTANA: “PIU’ STANCHEZZA DI MARZO”
Quindi l’appello ai cittadini: “Comportatevi nel rispetto delle norme, non fate assembramenti, fate quello che si deve fare altrimenti anche Natale rischia di avere dei problemi”. La cosa certa è che rispetto al primo lockdown, la gente sembra avere meno voglia di sottostare alle misure di restrizione. “In questo momento c’è un po’ di più di stanchezza rispetto a marzo, quando c’era più voglia di reagire. Purtroppo oggi è scemata perché il periodo è lungo, il ritorno del virus ha lasciato dei segni – ha detto ancora Fontana che poi ha aggiunto – è da questa estate che dico che dobbiamo trovare un equilibrio perché con il virus dobbiamo convivere, almeno fino al vaccino, cercando di mettere in atto precauzioni che consentano una quasi normale vita economica”. C’è un’emergenza sanitaria, economica e “la terza emergenza è la tenuta psicologica della gente”. Infine, sugli aiuti economici alle categorie più colpite: “Dobbiamo impegnarci a chiedere i ristori per tutte le attività che per salvaguardare la salute pubblica stanno subendo danni gravissimi. Come Regione, abbiamo risorse per investimenti e stiamo raschiando il barile: presto dovremmo riuscire a emanare un provvedimento per dare una mano a quelle categorie che abbiamo toccato con la nostra ordinanza”.