Secondo il professor Pierluigi Lopalco, assessore in pectore alla Sanità della Regione Puglia, capo della task force pugliese contro il covid, sulla questione scuola, la chiusura o l’apertura, si è creata una battaglia ideologica. Lo ha spiegato lo stesso Lopalco durante un confronto in diretta Facebook con Franco Busto, segretario generale Uil Puglia: «Non riesco a comprendere il livello di scontro che si è creato sul tema della scuola – le parole del noto virologo – c’è stata una posizione molto ideologica sul tenerle aperte». Secondo Lopalco era necessario intervenire per bloccare la curva epidemiologica: «Prima si interviene – ha proseguito ancora il professore – e più efficaci sono le misure. Se si fosse intervenuto subito, magari posticipando le aperture di un mese, è probabile che avremmo avuto un rallentamento dei contagi». Il motivo della chiusura delle scuole è facilmente deducibile: «I contagi sono principalmente intra-familiari – ha aggiunto – e la scuola è un aggregatore sociale impressionante».
LOPALCO: “SCUOLA PUGLIA? IN OGNI FAMIGLIA C’E’ UN CONTATTO A SCUOLA”
«In Puglia – ha proseguito Lopalco – su 4 milioni di abitanti abbiamo 500mila studenti, significa che in ogni famiglia c’è un contatto con la scuola. Forse il contagio non avviene tra i banchi, ma può avvenire all’ingresso, all’uscita. Il problema della didattica a distanza spero si possa affrontare con serenità, senza chiusure ideologiche». Nella regione Puglia si è creata una vera e propria querelle sulla questione scuole, con il Tar che ha rigettato l’ordinanza di Emiliano, e con gli appelli, proferiti più volte dalla ministra Azzolina. «Proprio ieri – aveva spiegato nella giornata di ieri lo stesso Lopalco, intervenendo ai microfoni di RadioBari – abbiamo fatto un’analisi molto dettagliata sui casi per fascia di età e, non vorrei dirlo, ma già dopo una settimana dalla sospensione della didattica in presenza abbiamo visto una lieve flessione dei casi nella fascia di età scolare. Ancora oggi noi pensiamo che quella misura».