Riapre i battenti anche il Teatro dell’Opera di Roma (in digitale) Per accedere occorre andare al sito del teatro ed aprire il banner Teatro Digitale alle ore 20 la sera della prima e a qualsiasi orario nei giorni sucessivi.
Dal 17 al 22 novembre la programmazione dedicherà l’intera settimana al personaggio femminile di Carmen, eroina sensuale e fatale del romanzo di Prosper Mérimée, protagonista dell’opera di Georges Bizet. La prima rappresentazione di questo capolavoro avvenne all’Opéra-Comique di Parigi il 3 marzo 1875 dopo una gestazione travagliata, dovuta ai temi affrontati ritenuti scabrosi per l’epoca, e soprattutto a quella morte in scena della protagonista per mano del suo amante. Inizialmente l’opera non ebbe successo proprio a causa dei contenuti, così che Bizet, morto tre mesi dopo la prima rappresentazione, non poté vederne la fortuna.
La vicenda della più celebre sigaraia verrà riproposta nella versione operistica attraverso la lettura della regista Valentina Carrasco e la direzione del maestro Jesús López-Cobos (17, 19 e 21 novembre), nonché in forma di balletto nella lettura coreografica di Jiří Bubeníček per la direzione del maestro Louis Lohraseb (18, 20 e 22 novembre). I due allestimenti del Teatro dell’Opera di Roma sono andati in scena per la prima volta rispettivamente alle Terme di Caracalla nel 2017 e al Teatro Costanzi nel 2019 e sono visibili in streaming gratuito dal sito ufficiale del Teatro grazie alla collaborazione con Rai Play.
Si parte con la “prima” di martedì 17 novembre: la Carmen di Georges Bizet che ha inaugurato la stagione estiva alle Terme di Caracalla nel 2017 affidata a una donna di temperamento, la regista argentina Valentina Carrasco con Jesús López-Cobos alla direzione dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma.
La vicenda narrata nel libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy, viene trasportata dalla Spagna di allora al Messico di oggi, sul confine con gli Stati Uniti. L’apice dei colori e del folklore messicano si raggiunge nel riferimento alla festa del Día de Muertos, che sostituisce la corrida finale e diventa la scena della morte sacrificale di Carmen.
«Per rendere sulla scena la misura del valore di un personaggio come Carmen – spiega la regista, Valentina Carrasco – è importante riprodurre un contesto dove le limitazioni per una donna e le differenze sociali siano evidenti. Abbiamo scelto la frontiera tra gli Stati Uniti e il Messico per sottolineare l’attualità di tanti aspetti della storia di Carmen quali la separazione sociale, che esiste ed è presente nell’immaginario collettivo tra americani e latini, e la forte pulsione maschilista, da cui sono segnati entrambi questi paesi oggi».
Tra le rovine delle storiche Terme cantano Veronica Simeoni (Carmen), Roberto Aronica (Don José), Alexander Vinogradov (Escamillo), Rosa Feola (Micaëla) Timofei Baranov (Morales) talento di “Fabbrica” Young Artist Program, Daniela Cappiello (Frasquita), Anna Pennisi (Mercedes), Alessio Verna (Dancairo), Pietro Picone (Remendado) e Gianfranco Montresor (Zuniga). La regia si avvale delle scene di Samal Blak, dei costumi di Luis Carvalho e delle luci di Peter van Praet. Le coreografie di Erika Rombaldoni e Massimiliano Volpini sono interpretate dal Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma. Allo spettacolo partecipa anche la Scuola di Canto Corale. Maestro del Coro Roberto Gabbiani.
Mercoledì 18 novembre in programma la “prima” della Carmen nella nuova lettura del ballerino e coreografo ceco Jiří Bubeníček, vincitrice del Premio miglior produzione coreografica dell’anno per EuropainDanza 2019. Principal del SemperOper Ballet noto in tutto il mondo per essere stato uno dei ballerini icona di John Neumeier, vincitore tra gli altri premi del Benois de la Danse e coreografo d’ingegno apprezzato in Europa e Giappone, Bubeníček descrive così la protagonista del suo balletto in due atti: “Una femme fatale indomabile, con una libertà di spirito a cui tutte le donne dovrebbero tendere”. Torna alle origini letterarie di questa storia di Passione e di Morte raccontata nella novella di Prosper Mérimée con alcune novità sui personaggi e anche sul piano musicale: il balletto accoglie, oltre alla celebre partitura di Bizet, brani di Manuel de Falla, Isaac Albéniz, Mario Castelnuovo-Tedesco e Gabriele Bonolis, e brani di flamenco eseguiti da un ensemble dal vivo. In scena il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, interpreti principali l’étoile Rebecca Bianchi (Carmen), l’artista ospite Amar Ramasar (Don José) e il primo ballerino Alessio Rezza (Lucas).
Le scene, dalla forte valenza drammaturgica sono di Gianni Carluccio, i costumi di Anna Biagiotti. Il maestro Louis Lohraseb dirige l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma.