Matteo Salvini in pressing per il rimpasto nella Giunta della Regione Lombardia. Il leader della Lega vuole un cambio di passo a Palazzo Lombardia. Il retroscena è riportato da il Giorno, secondo cui i due incontri di ieri – quello tra Salvini e i consiglieri leghisti e il vertice tra i partiti del centrodestra – rappresentano il primo step di un percorso per il quale l’esecutivo lombardo cambierà. Nel mirino c’è Giulio Gallera, assessore al Welfare. L’esponente di Forza Italia traballa con Silvia Piani (Famiglia e Pari opportunità), Martina Cambiaghi (Sport e Giovani) e Lara Magoni (Turismo). Salvini vuole sostituirli con personalità esterne, le cui competenze non sono solo di spessore ma anche riconosciute, soprattutto per l’assessorato alla Sanità. In lizza Walter Bergamaschi, direttore Ats Milano e Città metropolitana, con Gianluca Vago, ex rettore dell’Università Statale di Milano. Più defilato Alberto Zangrillo, primario del San Raffaele di Milano e medico di fiducia di Silvio Berlusconi. La sua vicinanza a Forza Italia potrebbe convincere i forzisti ad accettare la nomina anche se non è un profilo interno al partito come Gallera.
ZANGRILLO AL POSTO DI GALLERA? LEGA VUOLE UN “TECNICO”
La linea della Lega di puntare su “personalità esterne” potrebbe creare qualche screzio con gli alleati, che dal rimpasto non vorrebbero uscire con meno “peso” di prima. Ma Alberto Zangrillo potrebbe rappresentare il giusto compromesso tra politico ed esperto capace quindi di mettere d’accordo la Lega con Forza Italia. Nel frattempo, il governatore Attilio Fontana continua a difendere i suoi assessori, anche quando incontra Matteo Salvini. La divergenza tra i due fronti interni della Lega, secondo il Giorno, è netta. Ma il governatore intanto andrà avanti con la costituzione di un team di esperti per ridurre il potere di Giulio Gallera. Tra questi ci sarà come consulente Carlo Lucchina, ex direttore generale della Sanità con Roberto Formigoni. Ieri però il leader della Lega ha lasciato intendere che la creazione di un comitato di esperti attorno alla figura dell’assessore al Welfare non è sufficiente. Serve il rimpasto e tra i candidati per l’assessorato alla Sanità c’è pure Alberto Zangrillo.