Dalla movida alla novida. Le nostre vite sono cambiate dalla pandemia Covid, stravolte. Ne parla lo scrittore Marcello Veneziani, che sulle colonne de La Verità ha descritto i quattro errori che ci hanno fatto precipitare nella novida, la principale causa della depressione che sta dilagando in Italia. «D’altra parte non è l’irresponsabilità, la negazione della realità, la finzione che il virus sia una montatura, la spavalderia che possono aiutarci», avverte il giornalista biscegliese. Protestare contro le dosi di terrorismo che vengono dispensate da giornali e tv non vuol dire necessariamente essere negazionisti, ma anzi vedere il quadro con la cornice, non trascurare nessun aspetto, neppure quello psicologico, che non è affatto trascurabile. Ma se l’Italia è dovuta ricorrere a nuove misure per arginare la secondata ondata, le cause sono quattro per Marcello Veneziani. In primis, la variabilità vorticosa dei cambiamenti. Quindi si procede «a orecchio e dato giornaliero, si cambia colore, situazione, normative con la velocità di un paio di mutande».
I 4 GRAVVI ERRORI DEL GOVERNO SECONDO VENEZIANI
Questa velocità contrasta invece con la lentezza con cui sono stati presi i provvedimenti restrittivi, nonostante fosse chiaro che la seconda ondata sarebbe arrivata anche in Italia. «I criteri adottati usavano algoritmi applicati su datazioni superate o prescindendo da dati che andavano disaggregati», scrive Marcello Veneziani sulle colonne de La Verità oggi. E poi c’è la questione della divisione delle Regioni che al loro interno hanno situazioni diverse. Secondo lo scrittore pugliese sarebbe stato più intelligente circoscrivere le zone rosse già a fine ottobre alle aree più colpite, in particolare le grandi città. «Invece si è preferito adottare una gradualità che ha fatto ulteriormente circolare il virus». E così il Paese della dolce vita si limita ora solo a ricordarla. La seconda ondata, dunque, per Marcello Veneziani è un disastro politico che ha cancellato relazioni, lavoro e sanità mentale. «Sul piano personale di massa resta il nodo da cui siamo partiti. La novida».