Esa Abrate strappa applausi con una cover durante il secondo pomeridiano di Amici 20. Con la sua voce conquista i compagni di scuola, il pubblico, ma soprattutto Rudy Zerbi che conferma il proprio entusiasmo. “Ti do 9 e la maglia”, afferma con gioia l’insegnante, sempre più convinto di aver puntato su un cavallo di razza. Non è della stessa opinione Anna Pettinelli, pronta a toglierli la maglia. “Appena trovo un cantante che mi piace, ti sfiderò”, afferma la Pettinelli, pronta a togliergli il banco. Esa non si scompone, accetta il giudizio e torna al proprio banco, forte della fiducia che Rudy Zerbi ha riposto in lui. Basterà questo per fargli difendere la maglia anche nelle prossime settimane? (Aggiornamento di Stella Dibenedetto).
Rudy Zerbi dice sì ad Esa Abrate ad Amici 2020/2021
Amici 20 è molto differente rispetto alle precedenti edizioni del talent show e questo permetterà di conoscere più a fondo le storie dei ragazzi finiti in casetta e, quindi, sotto controllo 24 ore su 24. La prima storia a venire fuori nei pomeridiani di questa settimana è proprio quella di Esa Abrate, il cantante di colore in arrivo dal Congo e che ha perso la sua mamma quando era piccolissimo, ad appena un anno. Esa è arrivato sul palco sabato scorso davanti ai professori e ha rischiato davvero di non entrare nella scuola dopo il no di Anna Pettinelli e il no, un po’ più sofferto di Arisa, che ha rivelato di avere pochi banchi a disposizione e di non essere proiettata su di lui. Chi lo ha salvato ad Amici 2020/2021 definendolo proprio ‘musica pura’ è stato Rudy Zerbi che gli ha assegnato il suo banco. In settimana poi il cantante ha deciso di raccontare la sua infanzia difficile, la stessa di cui parla nel suo brano autobiografico dal titolo ‘Nato due volte’, parlando della morte della madre e anche del fatto che lui, essendo figlio illegittimo, è stato rifiutato e cresciuto da un’amica di sua madre. Questo non gli ha reso vita facile visto che la sua madre adottiva, se così si può definire, lo picchiava con il caricabatteria.
Esa Abrate, chi è? Il giovane nigeriano picchiato da piccolo: “Sulla schiena porto i segni…”
Di queste violenze, Esa Abrate porta ancora i segni sulla schiena e nel suo cuore soprattutto quando a sei anni, il padre lo ha riconosciuto, ma solo per ricevere altre botte anche da lui. L’uomo non gli permetteva di uscire, di giocare con gli altri bambini e di avere una vita al di fuori della scuola, per questo lui spesso scappava ma ricevendo botte al ritorno, anche con la cintura. Gli assistenti sociali lo allontanarono dal padre per mandarlo in un istituto dove è rimasto un anno. Il brano Nato due volte non è di certo dedicato al riconoscimento fatto dal padre bensì alla famiglia che lo ha adottato regalandogli una vita nuova. Sul palco di Amici 2020 si è presentato con il brano dal titolo Dimmi, quale sarà quello scelto per la puntata di oggi? Esa dovrà tenersi stretto il banco per rimanere nella scuola.