Un vaccino in polvere? Ci sta lavorando Pfizer-Biontech, visto che la distribuzione del suo candidato è complessa e il siero richiede una conservazione a -80°. Si tratta di una temperatura estremamente bassa, quattro volte inferiore a quella che garantisce un congelatore domestico. Allora l’azienda ha pensato di sviluppare una versione “liofilizzata” per rendere più semplice il trasporto. Al momento sono in corso studi, ma il direttore scientifico del gruppo Mikael Dolsten a Business Insider ha spiegato che il prossimo anno il vaccino, il cui nome tecnico è BNT162b2, verrà messo sul mercato sotto forma di polvere. Quello di liofilizzazione è un processo che consiste nella rimozione dell’acqua e si fa normalmente nel campo dei vaccini. Quelli a base di proteine sono molto facili da liofilizzare, ma quello di Pfizer è basato su RNA e lipidi, che sono molti difficili invece da liofilizzare. Per cui non c’è sufficiente esperienza. Secondo l’immunologo Sergio Abrignani, ordinario di Patologia generale all’Università Statale di Milano, «ci riusciranno, ma ci vuole tempo e un investimento finanziario importante».
VACCINO PFIZER-BIONTECH IN POLVERE CON LIOFILIZZAZIONE
Con la liofilizzazione del vaccino andrà poi istituita un’appendice della fase 3 della sperimentazione, anche in forma ridotta, perché «dovrà essere dimostrato che il liofilo ricostituito con l’acqua mantenga le stesse percentuali di efficacia dimostrate in fase 3, garantendo lo stesso risultato protettivo». Se il vaccino già prodotto verrà conservato in “bulk”, una specie di “pentolone”, allora potrà essere sottoposto al processo in questione, una volta trovato un metodo veloce per eseguirlo, altrimenti potrà essere distribuito solo con la catena del freddo estrema. Una volta lasciati gli stabilimenti di produzione a Kalamazoo (Michigan) e Puurs (Belgio), il vaccino Pfizer-Biontech non può essere scongelato e congelato più di quattro volte durante il trasporto. Le fiale saranno inserite in una confezione costruita appositamente con ghiaccio secco all’interno per mantenere la temperatura di -80 gradi. Una volta scongelato e messo in frigorifero, il vaccino sarà stabile per 5 giorni e non più di 2 ore a temperatura ambiente. Da qui l’idea di preparare una versione in polvere.