A Storie Italiane si torna a parlare della vicenda del povero Giuseppe, 18enne di Lanciano aggredito da una baby gang durante una serata senza alcun apparente motivo: dopo quattro settimane di coma il giovane si è finalmente svegliato, una speranza e una grande emozione per la famiglia. “E’ molto emozionante oggi riparlare di Giuseppe – le parole della mamma del ragazzo ai microfoni del programma di Rai Uno – un grande timido passo verso la buona strada, il risveglio è stato molto emozionante, ovviamente la situazione è ancora molto delicata. Io ho avuto modo di comunicare con lui con una videochiamata dove lui cerca di parlarmi con gesti, con il labiale, gli manchiamo tutti, è emozionante, ogni volta piange e manda i baci”. Tanta emozione e commozione nelle parole del padre, che si lascia andare in un pianto liberatorio: “E’ stata una cosa meravigliosa, straziante, ma anche una gioia rivederlo, non vedo l’ora di riabbracciarlo”.
18ENNE AGGREDITO A LANCIANO, L’EMOZIONE DI MAMMA E PAPA’
“Noi non ci aspettavamo che ricordasse – ha ripreso le parole la mamma del 18enne di Lanciano aggredito – che ci riconoscesse, che vuole comunicare, ha tanta voglia, ovviamente adesso ancora non può, ma siamo ottimisti perchè si trova in un buon centro”. Il padre ancora in lacrime: “E’ talmente forte l’emozione e la gioia che si è risvegliato che non riesco a parlare”. La madre riprende la parola: “Aveva appena compiuto 18 anni, si sentiva grande ed era andato a vivere da solo, voleva vivere la sua vita da adulto”. Giuseppe ha cercato di smorzare gli animi in quei frangenti, al punto che lui è stato colpito con un pugno violentissimo alle spalle mentre se ne stava andando. “Chi l’ha colpito era un minorenne, aveva 13 anni”. Roberta Bruzzone in studio: “Anche se il 13enne non è imputabile sarebbe il caso di valutare la personalità di questo profilo perchè ha commesso una cosa gravissima”.