Il governo italiano ha speso 94 milioni di euro per i vaccini anti Covid. Lo rivela il commissario per l’emergenza coronavirus Domenico Arcuri in audizione alla commissione Bilancio di Camera e Senato. Il tema è la legge di Bilancio 2021, ma l’occasione è anche utile per fare il punto della situazione sui vaccini anti Covid. Così spiega che la quota che l’Ue ha chiesto all’Italia per l’acquisto degli stessi per la precisione ammonta a 94 milioni, 34mila e 176 euro. Arcuri ha sottolineato che il «meccanismo di acquisizione e contrattualizzazione dei vaccini avviene all’interno di un pool dell’Unione Europea che raggruppa tutti i paesi che hanno sottoscritto l’accordo». In base a questo accordo ogni nazione ha diritto ad una quota percentuale dei vaccini, che nel caso dell’Italia è pari al 13,5%. Una volta che le diverse fasi si sono concluse, intervengono governi e soggetti preposti, quindi non spetta a lui stabilire quali sono le «categorie che sono preposte prima o dopo alla somministrazione del vaccino». Ma Arcuri suggerisce comunque di dare priorità agli operatori sanitari e alle persone più fragili, orientamento che il governo condivide.
ARCURI “VACCINI? SPERO ESITI DIVERSI DA QUELLI ANTINFLUENZALI”
Domenico Arcuri ha risposto anche a chi gli chiedeva un confronto tra la futura campagna vaccinale anti Covid e quella antinfluenzale. A tal proposito, il commissario all’emergenza coronavirus ha spiegato di auspicare risultati differenti. «Penso che sarà auspicabile per tutti che la campagna per il vaccino anti-Covid abbia esiti diversi per sorti, tempistiche e organizzazione». In audizione ha poi voluto fare una precisazione per tirarsi fuori dal dibattito nel merito: «Mi permetto di segnalare che la campagna per i vaccini anti-influenzali non è materia che riguarda il commissario, ma le organizzazioni regionali, che da qualche decennio se ne occupano». Oltre a sottolineare che la pandemia Covid ha causato l’emergenza «più ampia e profonda degli ultimi 80 anni», Arcuri ha affrontato il capitolo manovra, la prima in epoca pandemia. «Il governo ha già varato una serie di provvedimenti che da una parte hanno sostenuto il sistema sanitario e dall’altro hanno cercato di evitare che la crisi economica e sociale fosse senza uscita».