Maria Rita Gismondo ha espresso fortissimi dubbi sulla sicurezza dei vaccini a terapia genica, come quelli prodotti da Pfizer/Biontech e Moderna ed in procinto di essere somministrati a milioni di persone in tutto il mondo. Intervenuta a Quarta Repubblica, la microbiologa dell’ospedale Sacco di Milano ha spiegato: “Ci sono due gruppi di vaccini: uno, che è il vaccino o i vaccini proteici, che sono i vaccini tradizionali, classici, che ormai si conoscono da un secolo. Praticamente parti da un pezzetto del virus – adesso semplifico – che è innocuo se inoculato, non dà la malattia, ma stimola il nostro sistema immunologico a creare gli anticorpi che possano combattere il virus se dovessimo incontrarlo. Ma c’è anche un altro tipo di vaccini che è la prima volta che si propongono con questa tecnica“. Ed è proprio all’indirizzo di questi che la dottoressa Gismondo ha manifestato tutti i suoi dubbi…
GISMONDO, DUBBI SU VACCINI PFIZER E MODERNA
La microbiologa del Sacco di Milano ha spiegato: “La tecnica genica implica una ipotesi di effetti anche a lunga scadenza. Ci sono due papers, due pubblicazioni della FDA (Food and Drug Administration, ndr), uno nel 2010 – quindi in tempi assolutamente non sospetti – e uno di questo novembre che parlando delle tecniche geniche vengono entusiasticamente annunciate anche quando si producono vaccini però dice una cosa interessante e della quale dobbiamo tenere conto. Dice: mentre noi con gli altri vaccini ci siamo sempre curati della efficacia ma anche degli effetti collaterali acuti, cioè in termine di tempo molto breve dopo l’inoculazione o pochi giorni dopo, per quanto riguarda la terapia genica, visto che noi inoculiamo un pezzetto di materiale genico che si inserisce nelle nostre cellule, addirittura l’FDA – quindi non è la Gismondo – dice che questi controlli dovrebbero durare sino a 20 anni“. La Gismondo ha aggiunto: “Dei vaccini proteici abbiamo una sicurezza totale: il mio atteggiamento è assolutamente vaccino, non voglio passare per No Vax che ho sempre combattuto ma io personalmente mi fiderei più dei vaccini proteici“.