La metro C di Roma si ferma per diverse ore e nella Capitale scoppia il caos. I pendolari si sono riversati sugli autobus, dando vita a sovraffollamenti pericolosissimi ai tempi del Covid. È successo ieri mattina: il servizio doveva cominciare alle 5 ma non è partito a causa di una “indisponibilità di personale”, secondo quanto precisato da Atac, l’azienda del trasporto pubblico di Roma. A metà mattinata la situazione è stata ripristinata, ma nel frattempo si è creato il caso. A sostituzione della metro era stato attivato un servizio di bus sostitutivi, ma la quantità di mezzi è risultata insufficiente. Lo dimostrano le immagini degli assembramenti che si sono creati sugli autobus. Il sospetto è che dietro le assenze ci sia in realtà uno sciopero bianco. «Facciamo una denuncia per pandemia colposa a quei vertici sindacali che hanno interrotto il loro lavoro e fatto sì che quei pochi bus e metropolitane fossero affollate senza distanziamento», ha tuonato Nicola Porro, giornalista e conduttore di Quarta Repubblica.
ROMA, METRO C CHIUSA PER SCIOPERO? ATAC INDAGA
Il timore di Nicola Porro, che poi è quello dei tantissimi cittadini di Roma costretti a spostarsi con i mezzi pubblici per recarsi ad esempio a lavoro, è che quanto accaduto ieri possa avere conseguenze dal punto di vista sanitario. In altre parole, si teme che si sia così diffuso ulteriormente il contagio. «Avete fatto sì che gli italiani si contagiassero sui trasporti pubblici per il vostro scioperetto», ha attaccato il giornalista e conduttore di Quarta Repubblica. L’assessore ai Trasporti Pietro Calabrese ha scritto su Facebook che quanto accaduto sulla metro C sia «ingiustificabile» e che il motivo della sospensione del servizio sarebbe dovuto al fatto che una parte del personale di stazione «non si è presentato a lavoro».
Ora si stanno individuando le responsabilità. «Le pene saranno esemplari», ha annunciato. Ma il segretario regionale di Federazione Italiana Lavoratori Trasporti CGIL, Daniele Fuligni, secondo quanto riportato da Repubblica, «l’organico è al limite». L’Atac ha aperto un’indagine interna, mentre il Garante degli scioperi ha chiesto alla società di comunicare con urgenza ogni informazione utile con documentazione idonea. Nel frattempo, si cercano riscontri ai certificati medici recapitati all’ultimo momento. Pare che dietro questa assenza record ci sia un contenzioso con l’azienda.