Insieme al dolore per la morte di Diego Armando Maradona anche le polemiche. Alfredo Cahe, storico medico personale dell’ex calciatore, attacca duramente le ultime decisioni prese per la salute del campione. «Non è stato curato come si sarebbe dovuto fare», la tesi di Cahe. Intervistato da Telefé, ha spiegato che Maradona doveva restare nella clinica dove era stato operato, ma in un’area ampiamente specializzata con una infrastruttura diversa rispetto a quella che disponeva nella casa dove è morto. «Simile a quella che era a sua disposizione quando lo portammo a Cuba», ha aggiunto Cahe. Inoltre, ritiene che nella stanza di Maradona dovesse essere presente sempre un medico, invece così non è stato, infatti la morte è avvenuta «in una maniera insolita». Ma Cahe ha criticato anche l’intervento per l’ematoma subdurale nella Clinica di Olivos, avvenuta lo scorso 4 novembre. «L’esame cardiovascolare non è stato realizzato in forma completa. Diego non ha avuto la necessaria protezione».
L’ex medico di Maradona ha aggiunto che non c’era bisogno di operarlo così rapidamente: «Non ho capito perché vi è stata tanta urgenza di operarlo. Mi sono rimasti molti dubbi». Infine, ha spiegato che negli ultimi giorni Maradona era depresso. «Era molto triste e il suo psicologo mi ha chiamato per dirmi che il morale dell’ex calciatore era a terra. Una donna vicina a lui mi ha riferito che si sentiva profondamente angustiato, depresso, e che sosteneva che non gli restava nulla da fare nella vita». A esprimere dubbi su come è morto Maradona anche l’avvocato Matias Morla: «È inspiegabile che per 12 ore il mio amico non abbia avuto attenzioni o controlli da parte del personale sanitario dedito a questi fini. L’ambulanza ha impiegato più di mezz’ora per arrivare, un’idiozia criminale». (agg. di Silvana Palazzo)
COME È MORTO MARADONA, L’ESITO DELL’AUTOPSIA
Sono emerse novità in merito alle cause di morte del grande Diego Armando Maradona, da ieri sera, dopo il suo decesso, divenuto ufficialmente un mito. I medici hanno già sottoposto il corpo del Pibe de Oro all’autopsia presso l’ospedale di San Fernando, in provincia di Buenos Aires, ed hanno diffuso il referto con i risultati emersi dopo appunto l’esame autoptico. Stando a quanto si legge nel documento ufficiale degli stessi sanitari che hanno eseguito esami approfonditi, il decesso è stato attribuito ad una “insufficienza cardiaca acuta, in un paziente con una miocardiopatia dilatata, insufficienza cardiaca congestizia cronica che ha generato un edema acuto del polmone”. Come riferisce l’agenzia Ansa, inoltre, lo studio per determinare le effettive cause di morte di Diego Armando Maradona, nel giro di una settimana farà sapere se prima di morire l’ex calciatore ha ingerito farmaci, droghe o alcol. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
COME È MORTO MARADONA? “ARRESTO CARDIOCIRCOLATORIO”
Diego Armando Maradona, grande leggenda del calcio, si è spento oggi all’età di 60 anni. Come è morto l’ex Pibe de Oro? Secondo le prime notizie che giungono dalla stampa estera, riprese poi anche da quella nostrana a partire da Sky Tg24, Maradona sarebbe deceduto in seduti ad un arresto cardiorespiratorio mentre si trovava nella sua abitazione di Tigres, in Argentina, dove stava trascorrendo la sua convalescenza. Poche settimane fa, infatti, era stato dimesso dalla clinica di La Plata dove era stato sottoposto ad un intervento chirurgico alla testa lo scorso 3 novembre per rimuovere un versamento di sangue causato da un ematoma cerebrale. Sul posto sono poi sopraggiunte tre ambulanze ma per Maradona non c’era più nulla da fare. Al momento della morte, la leggenda del calcio si trovava proprio con la figlia Giannina. La morte di Maradona non avrebbe ad ogni modo nulla a che fare né con l’intervento subito (e perfettamente riuscito) né con il Covid, come specificato nel corso della trasmissione Pomeriggio 5 dall’inviato che ha dato le prime notizie sul grave lutto che ha colpito il mondo dello sport.
COME È MORTO MARADONA: I SOCCORSI
Le notizie che giungono dall’Argentina sulla morte di Diego Armando Maradona sono ancora frammentarie. Secondo quanto riferisce Gazzetta.it, il Pibe de oro sarebbe deceduto per un arresto cardiaco fatale sopraggiunto intorno alle ore 12 locali (le 16 in Italia). Ogni tentativo di rianimazione sarebbe risultato vano nonostante l’intervento immediato del personale medico che lo accudiva 24 ore su 24 nell’abitazione dove stava svolgendo la riabilitazione in seguito all’intervento di alcune settimane fa per via di un edema subdurale. Stando a quanto riferisce La Nacion, sul posto sarebbero giunte ben nove ambulanze ma anche in questo caso il loro intervento sarebbe stato vano dal momento che Maradona era già spirato. Sebbene l’intervento chirurgico era andato ottimamente, dopo le sue dimissioni dello scorso 11 novembre lo staff medico che lo aveva operato aveva comunque messo in luce il rischio a carico del paziente per via delle sue condizioni delicate scaturite da un quadro clinico generale definito “complesso”.