Ape Social Wear non è un marchio come tutti, ma un nuovo brand di moda sostenibile che crea magliette, abbigliamento e gadget con messaggi positivi, con temi solidali e cristiani. L’azienda fondata da Alessandro Ferrari, con sede a Lissone in provincia di Monza Brianza, fa produrre l’abbigliamento in botteghe solidali dove viene garantito il lavoro a persone in difficoltà, donando una percentuale di ogni vendita ai più poveri attraverso il Sermig (Servizio Missionari Giovani) di Torino. La produzione si basa essenzialmente su magliette, abbigliamento e gadget, seguendo i valori che caratterizzano l’azienda, per oratori, aziende, scuole, associazioni e gruppi, sostenendo l’etica solidale. Tali produzioni si caratterizzano per le realizzazioni in cotone biologico al 100% proveniente da agricoltura biologica dove sono vietati i pesticidi pericolosi e con fino al 94% in meno di emissioni di gas ad effetto serra. Un abbigliamento creato su misura per ogni esigenza. I capi sono realizzati in cooperative sociali che offrono lavoro, inclusione sociale e dignità a persone con disabilità o fragilità.
Alessandro Ferrari, Ceo fondatore di Ape Social Wear, ci ha detto: “Diciamo che io sono un po’ un artigiano atipico, comunque Artigiano in fiera mi dava la possibilità di conoscere gente da tutta Italia, raccontare la mia storia, la possibilità di vendere in quei giorni di festa e in previsione del Natale. Sicuramente un’occasione unica che mi dava la possibilità di avere delle entrate per recuperare spese e investimenti che facevo durante gli altri mesi. Questo è stato un anno durissimo. Per mia fortuna avevo già un sito e-commerce e sui social siamo molto attivi, però niente è da paragonare all’incontro con le persone. Ho aderito alla versione di quest’anno dell’Artigiano in Fiera, virtuale, perché lo stile mi è sempre piaciuto e ho pensato subito che essendo una loro proposta sarebbe stata sicuramente un progetto ben pensato. Ho visto che ci saranno dei video, dei racconti per ogni artigiano… il progetto sarà sicuramente forte”.