Mentre in Italia ancora il piano dei vaccini anti-Covid deve essere presentato in Parlamento – con i prossimi giorni decisivi per finalizzare i contatti con Pfizer e Moderna da parte del commissario all’emergenza Domenico Arcuri – la Francia presenta alla nazione il piano in 5 fasi con già definite le tappe e tutte le categorie che mano a mano saranno coinvolte nella campagna di vaccinazione nazionale. Capire come funzionerà e come saranno distinte le categorie potrebbe essere non solo interessante a fini di “comparazione” con quanto sarà poi deciso in Italia, ma potrebbe rappresentare un “modello” a cui guardare e possibilmente “copiare” per poter affrettare un piano italiano al momento destinato a slittare verso fine gennaio/inizio febbraio, come ribadito da Cts e dallo stesso Arcuri. Siccome le prime dosi che arriveranno da gennaio non sono tante, il Presidente dell’Alta Autorità per la Salute Dominique Le Guludec ha deciso – di concerto col Governo Macron-Castex – di destinarle in modo prioritario agli anziani delle case di riposto. Le altre 4 tappe e tutti i dettagli logistici sono stati presentati oggi in conferenza stampa dallo stesso Le Guludec, eccole qui di seguito.
LE 5 FASI DELLA CAMPAGNA DI VACCINAZIONE IN FRANCIA
La prima fase prevede vaccini anti-Covid a ospiti e dipendenti delle case di riposo: sono in tutto 750mila gli anziani coinvolti mentre i lavoratori delle Rsa con più di 65 anni e malattie pregresse sono 100mila. La seconda fase della campagna francese coinvolgerà invece tutti gli anziani sopra i 75 anni, gli ultra 65enni con patologie pregresse e tutti gli operatori sanitari del Paese, con priorità però per gli ultra 50enni con fattore grave di rischio. In terzo luogo, il percorso della vaccinazione seguirà alle persone con più di 50 anni o anche giovani ma con forme gravi di Covid per l’esistenza di malattie precedenti: non solo, vaccini in questa terza fase anche per lavoratori nei settori considerati essenziali per il Paese (forze dell’ordine e scuola). La quarta fase del vaccino in Francia vedrà coinvolti i lavoratori “vulnerabili” in quanto aventi rapporti con il pubblico ogni giorno in ambienti chiusi, ma anche pazienti di ospedali psichiatrici, senzatetto, detenuti, in sostanza chi vive in contesti di disagio sociale. Da ultimo, la quinta fase avverrà – solo dopo il completo esaurimento di tutte le tappe precedenti – per tutti i francesi sopra i 18 anni di età. Come ha spiegato il Consiglio Scientifico di Francia che sostiene il Governo Macron nelle scelte da prendere, «La condizione per un ritorno nei prossimi mesi a una vita normale è che una percentuale fra l’80 e il 90% della popolazione si faccia vaccinare». Ad essere problematica è però la scarsa considerazione che i francesi avrebbero nei confronti del vaccino: ad oggi, secondo l’ultimo sondaggio pubblicato dal Journal du Dimanche, solo il 41% dei francesi accetterebbe il vaccino (in Italia, dati di Buttaroni, il dato addirittura scende al 31%).