Mentre l’indagine della Procura di Roma sulle maxi commesse di mascherine comprate dalla Cina nella prima ondata della pandemia Covid è ad un punto di svolta, il commissario straordinario all’emergenza Domenico Arcuri tuona in conferenza stampa. Ha annunciato, infatti, di aver sporto querela in merito a questa vicenda, ma senza rivelare in modo dettagliato contro chi. «Io ho già sporto regolare querela a due programmi televisivi, ad un quotidiano e ad un sito internet». Lo ha rivelato dopo che Lorenzo Caroselli, giornalista di Dritto e Rovescio, gli ha fatto accenno alla vicenda accostandola a quella delle siringhe per il vaccino anti Covid. «Lo scorso marzo per l’acquisto dalla Cina di molte mascherine ci sarebbe stato più di un intermediario. Questo lo hanno scritto i giornali e la Procura di Roma ha aperto un’indagine. Non c’è il rischio che accada la stessa cosa per le siringhe?», la domanda del giornalista. Domenico Arcuri ha glissato spiegando di aver sporto querela per quella vicenda.
NICOLA PORRO “QUERELATO DA ARCURI PER CASO MASCHERINE”
«Siccome il nostro rapporto va consolidandosi e lei mi fa delle domande tecnicamente avvedute, per evitare che debba continuare in questa triste attività, mi asterrei dal risponderle, avendolo fatto per il tramite di una querela ai contenuti informativi che le ho detto». Questa la replica di Domenico Arcuri in conferenza stampa. Una risposta dai toni educati, ma che cela una sorta di minaccia nei confronti del giornalista che gliel’ha posta, visto che è entrato nel merito solo con chi ha denunciato. A tal proposito, dovrebbe esserci Nicola Porro tra i destinatari di una di quelle denunce. Parlando dell’indagine della Procura di Roma nella sua consueta “zuppa”, l’appuntamento in cui fa una sorta di rassegna stampa, il conduttore di Quarta Repubblica, proprio stamattina ha dichiarato: «Neanche io mi faccio intimidire dal faccio che ci ha querelato perché non era contento che noi si raccontasse chi si era preso i soldi dell’intermediazione». Ma ha precisato che Domenico Arcuri non ha chiesto risarcimento: «Non vuole soldi, non è una causa penale, ma solo civile».