Selvaggia Roma al Grande Fratello Vip 2020 racconta la sua travagliata storia con il padre. “Ho una storia un pò travagliata. Ho sofferto nel mio cammino la mancanza di mio padre, non l’ho più visto dall’età di 15 anni” – racconta la ex concorrente di Temptation Island che rivela – “prima lo vedevo molto raramente, vedevo più le sue spalle che lui, vedevo e sentivo molte sue parole che ad una figlia non si dovrebbero dire come “tu non sei più mia figlia””. Una frase terribile che il padre ha pronunciato in un giorno speciale della sua vita: la prima comunione. A raccontarlo è stata proprio Selvaggia: “un giorno dovevamo celebrare la mia comunione e lui non si era degnato, mi avrebbe fatto piacere ricevere la sua presenza al ristorante e in una telefonata mi disse questa cosa. Successivamente si è risposato ed è andato in Chiesa per il mio fratellino”. Selvaggia non nasconde che questo grande dolore l’ha spinta anche a pensare a dei gesti estremi: “quando passi un momento così brutto, io avevo il primo fidanzatino e oltre all’abbandono di mio padre, il mio primo fidanzato venne a mancare in un incidente sono precipitata in un incubo”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)
Selvaggia Roma sul padre: “fa mille figli ma si scorda di quanti ne ha!”
Selvaggia Roma al Grande Fratello Vip 2020 ha raccontato del difficilissimo rapporto col padre. La ex concorrente di Temptation Island si è aperta condividendo con il pubblico di Canale 5 un dolore davvero enorme. Tutto è nato quando la concorrente si è sfogata con Maria Teresa Ruta all’interno della casa rivelando una frase choc: “volevo uccidermi per farlo sentire in colpa”. Una frase fortissima quella pronunciata dalla ex fidanzata di Francesco Chiofalo che è scoppiata in lacrime tra le braccia di Maria Teresa Ruta con cui si è molto legata negli ultimi giorni nella casa. La Roma ha poi proseguito confidando alla Ruta: “mia madre non si è più rifatta una vita dopo mio padre. Si è sempre dedicata a me e non era propensa a trovare un nuovo uomo”. A confortarla Maria Teresa Ruta che, dopo averla abbracciata, le ha detto: “tua madre lo sa… Le mamme sanno… E’ stato un modo per elaborare il dolore, per farlo sentire in colpa per tutta la vita”.