Con la morte di Paolo Rossi se ne va il simbolo dell’Italia, Campione del Mondo 1982. Quel ragazzo che, in una tranquilla estate in Spagna trascinò l’Italia sul tetto del mondo, era reduce da due anni terribili, nel corso dei quali pensò di aver perso tutto dopo anni di duro lavoro e sacrifici. Era il mese di marzo 1980 quando Paolo Rossi si ritrovò coinvolto in una triste pagina del Calcioscommesse che porto a pesanti squalifiche. Paolo Rossi che, all’epoca, giocava nel Perugia, fu squalificato per due anni. Una sentenza terribile che, anni dopo, come si legge su Storie di calcio, raccontò così: “Durante tutto il periodo, dalla mia sospensione ai processi, ogni giorno pensavo: adesso salta fuori la verità, l’incubo finisce, non può che andare così. Ho vissuto come se tutto accadesse a un altro. Aspettavo il processo come una liberazione, invece… “. Poi la squalifica e la sensazione di aver perso tutto: “Mi è crollato il mondo addosso […] Mi avevano tolto due anni di lavoro, due anni di vita. E ripensai alle parole di Simonetta, allora mia fidanzata: “Paolo, attento, ti vogliono incastrare”. Anche ora sono convinto di essere stato strumentalizzato“.
PAOLO ROSSI, LA RIVINCITA CON LA JUVENTUS E LA NAZIONALE
La rinascita di Paolo Rossi cominciò nel 1981 quando la Juventus dell’allora presidente Boniperti decise di acquistarlo pur sapendo di dover aspettare ancora per poter godere del suo talento calcistico. “Boniperti mi chiamò: “Verrai con noi in ritiro, ti allenerai con gli altri, anzi più degli altri”. Mi sono sentito di nuovo calciatore. La lettera di convocazione adesso farebbe ridere. Diceva di presentarsi con i capelli corti, indicava cosa mangiare e cosa bere. Boniperti era un mago in queste cose. Quando arrivai mi disse: “Paolo, se ti sposi è meglio, così sei più tranquillo“, raccontò successivamente Paolo Rossi che si sposò a settembre con Simonetta Rizzato che lo rese padre per la prima volta di Alessandro. Poi la convocazione in Nazionale da parte di Enzo Bearzot e l’esplosione con la maglia azzurra con cui portò l’Italia sul tetto del mondo.