La situazione attuale circa l’epidemia di coronavirus in Francia sembra aver convinto le autorità ad alleggerire in maniera decisa le misure restrittive; così, dal prossimo 15 dicembre, martedì, il paese riaprirà, seppur mantenendo il coprifuoco notturno dalle ore 20:00 alle 6 del mattino. Le persone potranno spostarsi liberamente senza autocertificazione e anche fra una regione e l’altra. Fra la Vigilia e Natale, inoltre, cadrà anche il coprifuoco: “Natale – le parole del primo ministro francese Jean Castex – occupa un posto a parte nelle nostre vite e nelle nostre tradizioni”. Resteranno ancora chiusi però teatri, musei e cinema, che manterranno le serrande abbassate almeno per altre settimane. Ieri in Francia sono stati registrati 13.750 nuovi casi di covid-19, con l’aggiunta di 292 vittime, per un totale di 56.940 morti da inizio pandemia. In terapia intensiva vi sono al momento 2.959 persone, prima volta sotto i 3.000 da ottobre. Situazione decisamente più preoccupante invece in Germania, dove le infezioni giornaliere continuano a proliferare.
CORONAVIRUS GERMANIA: IERI 29.875 NUOVI CONTAGI
Ieri l’Rki, il Robert Koch Institute, ha comunicato altri 29.875 nuovi casi di coronavirus, per un totale di 1.272.078 infetti da inizio pandemia. Consistente anche il numero di vittime giornaliere, ben 598 (computo aggiornato a 20.970). Visti i numeri, anche il ministro della salute, Jens Spahn, si è accodato all’appello della Cancelliera Merkel chiedendo misure più restrittive: “Ci deve essere una chiusura generale della società – le parole proferite ieri in parlamento, al Bundestag – che valga per tutti noi, anche verso la fine dell’anno”. Infine la situazione in Spagna dove da un rapporto fornito dall’Ine, l’Istituto nazionale di statistica, nel periodo marzo-maggio 2020 sarebbero morte circa 45mila persone a causa del covid, un numero superiore di 18mila unità rispetto al bilancio ufficiale fornito dalle autorità (27.127). L’Ine ha fatto sapere che il suo dato fa riferimento sia alle persone morte con certezza a causa del covid, sia a quelle per cui si sospetta che il coronavirus abbia causato il decesso.