Finale per così dire ‘in bruttezza’, per la terza puntata di The Voice Senior, il talent show condotto da Antonella Clerici in onda ogni venerdì sera su Rai1, conclusosi oggi proprio con un duetto tra la Clerici e – strano ma vero – il coach Clementino. La conduttrice propone questo epilogo come penitenza per il rapper, l’ultimo a chiudere la sua squadra dopo – nell’ordine – Gigi D’Alessio, Loredana Bertè e i Carrisi (Albano e sua figlia Yasmine). Il brano da cantare è Io che non vivo di Pino Donaggio, pezzo non proprio nelle corde (vocali) del giovane artista napoletano. Comunque apprezzabile la voglia di mettersi in gioco della Clerici, a cui questa conduzione – forse – non si addice più di tanto. La sua presenza sul palco è praticamente marginale, se non addirittura irrilevante: sono i coach, le vere stelle del programma, ed è la musica – più che i suoi interventi – il vero ‘leitmotiv’ o ‘trait d’union’ tra le varie esibizioni dei concorrenti.
The Voice Senior: il compagno di classe di Bob Marley
I concorrenti di The Voice Senior sono essenzialmente adulti normali, con delle vite altrettanto ordinarie, anche se ogni tanto arriva il freak o il personaggio di turno. L’ultimo di questi – Franklin Montague – riesce ad accaparrarselo Clementino, con grande disappunto da parte della Bertè, che se lo contende fino a quando il rapper non la blocca. Franklin è tanto ambito perché ha origini giamaicane, e nello stile ricorda molto Bob Marley, artista reggae amato sia da Clemente che da Loredana. Effettivamente, poco dopo, scopriamo che Franklin ha avuto a che fare personalmente con Marley, e questo perché i due sono stati addirittura compagni di classe.
A The Voice Senior Gennaro Vilardi
Ma c’è un altro concorrente che desta l’attenzione dei giudici nel corso della terza puntata di The Voice Senior. Si tratta di Gennaro Vilardi, un signore napoletano affetto da cecità che stupisce tutti con la sua interpretazione de L’amore è una cosa meravigliosa. Ci piace pensare che l’abbia dedicata a sua moglie, la donna che lui definisce affettuosamente come la vera ‘luce’ dei suoi occhi. I due sono inevitabilmente legatissimi: lei lo accompagna fino al centro del palco e torna in scena a fine esibizione, quando tutti e quattro i giudici reclamano la sua presenza. Poco prima di Gennaro e consorte, aveva già fatto il suo ingresso in studio un’altra signora interessante, la cantautrice Giovanna Marinuzzi, oggetto di una dedica di Francesco De Gregori contenuta all’interno del testo di Niente da capire. È proprio con questa canzone, che Giovanna si presenta al pubblico, anche se la sua rivisitazione in chiave bossa nova non convince nessuno.