«La bellezza in questa ripartenza ci può aiutare, la bellezza di un fiore può aiutarci a capire che possiamo uscire da un inverno freddo e cupo», spiega l’architetto Stefano Boeri, protagonista e ideatore della campagna di vaccinazione anti-Covid «L’Italia rinasce con un fiore. Vaccinazione anti-Covid 19». Prima di mezzogiorno è andata in scena una breve presentazione in conferenza stampa in diretta video collegamento con Boeri e il Commissario all’Emergenza Domenico Arcuri: hanno illustrato il piano “comunicativo” che entrerà a regime nella fase di massima vaccinazione della popolazione (dunque in Primavera, da qui il collegamento al fiore), spiegando poi brevemente in cosa consisterà l’organizzazione per “gazebo” dei punti di ritrovo nazionali per svolgere effettivamente la somministrazione dei vaccini. «Una primula come simbolo di forza, speranza, rinascita», spiega Boeri presentando il piano ideato per la costruzione stessa di questi gazebo che saranno sparsi per l’Italia, «Come dei fiori queste strutture sbocceranno nelle città italiane e si alimenteranno con la luce del sole e daranno grande serenità e fiducia».
IL PIANO VACCINI DI DOMENICO ARCURI
«L’immagine fortissima di questi fiori che si stagliano nelle nostre piazze ci lascia più convinti che la luce in fondo al tunnel comincia ad intravedessi», spiega il Commissario all’Emergenza Domenico Arcuri. Governo, Regioni e territori stanno lavorando per garantire l’inizio della vaccinazione con tutti i crismi: «abbiamo condiviso con Pfizer le modalità di ricezione dei primi vaccini a 1,8 milioni di italiani». La questione degli accessori (siringhe, aghi, cloruro di sodio) è «risolta» per Arcuri, con la «call lanciata due giorni fa per 3mila medici e 12mila infermieri»: insomma, secondo la visione del Governo, con questa campagna di vaccinazione «riparte un lavoro di identità, comunità, persuasione, speranza e rinascita», sottolinea ancora Arcuri dopo la presentazione della campagna di comunicazione dell’architetto Stefano Boeri. «Questa comunità deve ritrovarsi attorno al simbolo della rinascita, il fiore, il centro dello slogan di questa campagna», ribadisce il Commissario: «dobbiamo ritrovarci tutti ad abbracciarci attorno a questo simbolo, un fiore che disseminerà le nostre piazze e le nostre strade».
LE DOMANDE AD ARCURI
La vaccinazione inizierà a metà gennaio: c’è già stata call per sanitari e Rsa?
«Prima di metà gennaio faremo un comunicato con tutte le informazioni sulla distribuzione regionale (che avverrà a cavallo dei prossimi due giorni): serve la gerarchia delle priorità ribadita dal Ministro Speranza al Parlamento, ci sarà poi un giorno simbolico in tutta Europa».
Come si riesce a convincere gli italiani? Con un gazebo e con un fiore?
«Non basta un fiore ma un fiore aiuta tanto nella campagna di divulgazione e comunicazione che faremo: serve un’identità nella campagna, il fiore sarà il simbolo di questa campagna vaccinale. L’Italia è un Paese culla della creatività, tanti come Boeri metteranno a disposizione le proprie idee per darci una mano per comunicare la convenienza di questo vaccino».
Gazebo utilizzati nella seconda fase della vaccinazione o saranno disponibili con Pfizer? Dove verranno collocati?
«Stiamo elaborando un budget per distribuzione e realizzazione dei gazebo. Ci saranno molte aziende che svolgeranno la funzione di realizzazione “pro bono” come ha fatto Boeri: non è la questione economica il problema di questi gazebo, molti ci regalano il frutto del loro lavoro. I gazebo e strutture di somministrazione saranno 300 all’inizio e 1500 nella fase di massima vaccinazione: questa geografia sarà prevalentemente a quando ci saranno tutti i 6 vaccini. Faremo qualche struttura simbolica all’inizio ma questa campagna è pensata per quando tutti gli italiani dovranno andare a farsi somministrare il vaccino».