Chi sono Le Larve, finalisti Sanremo Giovani
Le Larve sono tra i finalisti di Sanremo Giovani in lizza per conquistare un posto al prossimo Festival di Sanremo 2021. Impossibile non restare coinvolti dalla performance sul brano “Musicaeroplano” andata in scena nel corso della semifinale di “AmaSanremo” il mese scorso. In quell’occasione Le Larve hanno mostrato per usare le parole di Pierò Pelù, tutta “l’anima rock” che li ha portati su un palco comunque prestigioso come quello di Rai Uno con vista sull’Ariston. Ad esibirsi è stato in realtà soltanto Jacopo Castagna, che non a caso ha dato modo ai giurati televisivi di interrogarsi su un dato: ma Le Larve sono dunque un plurale vero o un singolare camuffato da plurale? La risposta è che fin dagli esordi da solista Jacopo ha usato il nome “Le Larve” e che di recente al progetto si sono aggiunti Stefano Maura (chitarra elettrica) Mattia Micalich (basso) Edoardo Bozzo (batteria) Jacopo Morroni (chitarra acustica e tastiere).
Le Larve, “Musicaeroplano”
Ma cos’hanno detto singolarmente i giurati in studio de Le Larve e del loro brano “Musicaeroplano” nella semifinale di AmaSanremo? Più che entusiasta il commento di Morgan, che ha definito quasi “futurista” lo stile del frontman della band e quando c’è stato da mostrare la paletta con il voto finale gli ha assegnato un 9. Stesso giudizio da parte di Pierò Pelù, impossibilitato a suo dire a dare 10 per via di un ritornello che non ha sviluppato tutto il suo enorme potenziale, ma già intenzionato a remixare il brano insieme ai ragazzi e a mettere a frutto le tante idee che questo gli ha suscitato. Ad assegnare i voti più alti sono stati invece Luca Barbarossa e Beatrice Venezi: il primo ha sottolineato di essere letteralmente impazzito per la parte orchestrale dopo il ritornello, l’altra invece ha detto di essere stata subito attratta dal rovesciamento del paradigma cartesiano “sono quindi penso” consigliando però al cantante di attendere un attimino prima di lanciarsi nella parte di “nananana”: quello, ha detto, “per farlo bisogna permetterselo”.