Sta andando alla grande il piano cashback di Natale, la possibilità di ottenere un rimborso del 10%, fino ad un massimo di 150 euro, se si fanno almeno 10 acquisti in digitale. Peccato però che non manchino le polemiche. Ma andiamo con ordine e partiamo dai numeri elencati nelle scorse ore dai colleghi dell’agenzia Agi. Ad oggi sono più di 4.5 milioni i cittadini che si sono iscritti al programma cashback di Natale, nel dettaglio 4.664.505, così come riferito da fonti del governo.
Le transazioni già elaborate, quindi i pagamenti effettuati, sono state invece 6.686.149, e di conseguenza l’importo totale che lo stato erogherà ai partecipanti è di 25.944.895 euro. Infine il numero di cittadini che hanno già eseguito 10 transazioni e che di conseguenza hanno diritto al “bonus”, fino ad oggi 537.992. Dove sta quindi il problema? Secondo molti l’introduzione del rimborso ha invogliato la popolazione ad uscire di casa, a recarsi nei negozi e a creare gli assembramenti che abbiamo visto domenica scorsa in numerose città italiane.
CASHBACK DI NATALE, BONACCINI: “UNA CONTRADDIZIONE”
E’ quanto pensa, ad esempio il presidente di Italia viva e vicepresidente della Camera, Ettore Rosato, che parlando ai microfoni di Rai Radio 1, durante il programma Un Giorno da Pecora, ha appunto specificato: “Bisogna esser prudenti perché il virus non è certo esaurito. Dobbiamo però anche esser chiari, non si può dire ti do il cashback ma non poi devi uscire di casa. Serve un messaggio coerente. Si vuole fare zona rossa? Bene – ha proseguito Rosato – si sospende il cashback, in modo chiaro, e si limita la circolazione”. Più o meno dello stesso tenore il pensiero di Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia Romagna, che durante il ‘Dataroom’ di Milena Gabanelli ha spiegato: “E’ una bella contraddizione. Da un lato c’è una situazione di alcune categorie economiche molto colpite; dall’altra, se tu dici alle persone che si può circolare e si può spendere, non ci si deve stupire se si creano folle”.