Il vaccino sarà inutile se i contagi non si riducono. A lanciare l’allarme è Stefania Salmaso, epidemiologa e componente del nuovo Comitato scientifico dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) per la sorveglianza dei vaccini anti Covid. Nell’intervista rilasciata a Repubblica parla di «effetto paradosso». Con i colleghi dell’Associazione italiana di epidemiologica (Aie) spiega che il successo del vaccino dipende pure dall’indice di contagio R. Ad esempio, se è 1,6 l’immunità di gregge si raggiunge con il 38% di persone vaccinate, se invece R è a 2, bisogna vaccinare metà popolazione.
«Più alta è la quantità di virus in circolazione, più è difficile arginarlo. Il morbillo ha un R altissimo, 18. Per questo occorre immunizzare il 95% della popolazione», la spiegazione fornita dalla professoressa Salmaso. Bisogna tener conto anche del fatto che il vaccino non è efficace al 100% e non tutti vorranno sottoporsi alla campagna vaccinale. «Un indice R molto alto potrebbe richiedere di immunizzare il 70-80% della popolazione. Un obiettivo difficile da raggiungere in un anno».
VACCINO, TUTTE LE VARIABILI PER IL SUCCESSO DELLA CAMPAGNA
Il vaccino è un’arma fondamentale per combattere contro il Covid, ma non è scontato che così riusciremo a chiudere i conti con la pandemia. «Non sappiamo se il vaccino blocca solo i segni clinici o impedisce anche l’infezione», afferma Stefania Salmaso a Repubblica. Nel primo caso, dovremo continuare a indossare le mascherine e a rispettare le precauzioni fino a quando non verrà raggiunta l’immunità di gregge. Per l’epidemiologa sarebbe comunque un passo avanti. «Riusciremmo però a evitare i casi seri di malattia, riducendo il dato drammatico delle vittime, alleggerendo le terapie intensive e permettendo al sistema sanitario di curare anche gli altri malati».
Inoltre, anche chi si vaccina dopo non dovrà abbandonare le precauzioni: «L’immunità diventa effettiva una settimana dopo la seconda dose, che va somministrata 4 settimane dopo la prima». Non è l’unico aspetto che preoccupa: «C’è poi una percentuale di persone in cui il vaccino non sarà efficace. E resta il rischio di contagiare gli altri». Quindi, il vaccino anti Covid non sarà un “libera tutti”. «Se la falsa sicurezza dell’iniezione ci facesse abbandonare cautele, distanze e mascherine, i contagi potrebbero addirittura risalire con il vaccino».