PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA
La Borsa italiana chiude in calo del 2,57% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente Cnh Industrial (+1,1%), Diasorin (+0,59%) e Fineco (+0,12%). I ribassi più ampi sono quelli di A2A (-2,81%), Amplifon (-2,24%), Atlantia (-2,04%), Banca Mediolanum (-2,05%), Banco Bpm (-2,97%), Bper (-4,03%), Buzzi (-3,92%), Enel (-3,73%), Eni (-4,37%), Generali (-3,41%), Hera (-3,39%), Intesa Sanpaolo (-3,49%), Italgas (-2,35%), Leonardo (-3,18%), Mediobanca (-2,52%), Nexi (-2,09%), Poste Italiane (-2,3%), Saipem (-3,93%), Stm (-3,1%), Telecom Italia (-3,74%), Tenaris (-2,62%), Terna (-2,12%), Unicredit (-3,91%) e Unipol (-3,23%). Il cambio euro/dollaro resta sotto quota 1,225, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 109 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:30
La Borsa italiana cede il 2,1% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente Diasorin (+1,3%). I ribassi più ampi sono quelli di A2A (-2,1%), Amplifon (-2,1%), Atlantia (-3,3%), Azimut (-2%), Bper (-3%), Buzzi (-3,1%), Enel (-2,4%), Eni (-3,7%), Fca (-2,2%), Hera (-2,2%), Intesa Sanpaolo (-2,8%), Leonardo (-4,1%), Mediobanca (-2,4%), Pirelli (-2,4%), Saipem (-4,2%), Stm (-2,6%), Telecom Italia (-3%), Tenaris (-3,3%), Unicredit (-3%) e Unipol (-2,8%). Il cambio euro/dollaro scende verso quota 1,22, mentre lo spread tra Btp e Bund sale a 117 punti base.
PIAZZA AFFARI INSEGUE I 22.000 PUNTI
La settimana inizia con pochi dati macroeconomici rilevanti in agenda. Alle 9:00 conosceremo il fatturato dell’industria spagnola nel mese di ottobre. Alle 10:00 sarà la volta del saldo della bilancia commerciale extraUe italiana di novembre. Infine, alle 16:00 sapremo l’indice di fiducia dei consumatori europei relativo al mese di dicembre. A Piazza Affari stacca il dividendo De Longhi. Venerdì il Ftse Mib ha chiuso in calo dello 0,16% a 21.976 punti.
Sul listino principale si è messa in luce Cnh Industrial con un +3,8%. Superiori al mezzo punto percentuale anche i rialzi di Amplifon (+1,5%), Buzzi (+1,1%), Diasorin (+2,1%), Exor (+1,1%), Fca (+0,9%), Interpump (+1,1%), Prysmian (+0,5%), Recordati (+0,8%), Stm (+1,2%) e Telecom Italia (+1,2%) e Unipol (+0,8%). Pirelli ha fatto peggio di tutti con un -6,2%. Superiori al punto percentuale anche i ribassi di A2A (-1,3%), Atlantia (-2,3%), Azimut (-1,4%), Banca Mediolanum (-1,3%), Banco Bpm (-1,3%), Bper (-1%), Eni (-1%), Fineco (-2,1%), Hera (-1,2%), Italgas (-1,7%), Moncler (-1%), Nexi (-1,6%), Snam (-1,2%), Tenaris (-1,5%) e Terna (-1,2%). Lo spread tra Btp e Bund è salito sopra i 112 punti base.