Crollo verticale del numero dei tamponi
dopo l’ultimo weekend di “movimenti liberi” tra le Regioni, ma restano purtroppo alti i numeri delle vittime, mentre calano ancora ricoveri e contagi: sono 10.872 nelle ultime 24 ore, con 87.899 tamponi processati e un aumento importante ancora del tasso di positività per il secondo giorno consecutivo (+1,4%, ora al 12,4%). I decessi positivi al coronavirus sono ancora 415 (69.214 da inizio pandemia) mentre i nuovi dimessi-guariti salgono a 19.632 in più rispetto a domenica: ad oggi in Italia sono infettati dal Sars-CoV- ben 613.582 persone, con calo significativo di 9.178 unità rispetto alle 24 ore precedenti. Sono 585.706 i pazienti in isolamento domiciliare, 2.751 le terapie intensive occupate (calo di 12 unità, con 161 nuovi ingressi), 25.145 ricoverati in ospedali Covid con sintomi (-13 rispetto a ieri). Le aree del Paese dove circola maggiormente il Covid-19 restano il Veneto con 2583 nuovi casi, seguito da Emilia Romagna 1594, Lazio 1205, Lombardia 950, Puglia 788, Campania 691.
#Bollettino di #MinisteroSalute con i #dati di #coronavirus di oggi 21 Dicembre 2020 pic.twitter.com/UqW3SF2vpg
— ilSussidiario (@ilsussidiario) December 21, 2020
IL BOLLETTINO DI IERI
Inizia la settimana di Natale ma sul fronte gestione coronavirus è il tema della “variante inglese” ad occupare ormai da 2 giorni praticamente tutti i dibattiti e gli studi degli scienziati: il bollettino del Ministero della Salute al momento non registra particolari “impennate” della diffusione del contagio e sono già diversi gli studiosi che avvertono l’opinione pubblica sull’eccessivo “allarme” che si sta scatenando in queste ore. «Finora non si è verificata nessuna alterazione preoccupante della virulenza, ma bisogna mantenere alta l’attenzione. Nel Laboratorio di virologia dello Spallanzani è in corso la caratterizzazione della positività dei viaggiatori provenienti dall’Inghilterra», sottolinea la direzione dell’Istituto Nazionale Spallanzani di Roma che ha già iniziato i lavori di isolamento del ceppo Uk del Covid-19.
In attesa dei nuovi numeri oggi dal bollettino coronavirus, ieri il Ministero della Salute ha registrato 352 morti con 15.104 nuovi casi e 12.156 guariti, mentre il tasso di positività saliva in maniera importante all’11% (+1,7). Il calo dei ricoveri però rassicura ancora una volta con -41 terapie intensive e -206 ricoverati in sole 24 ore: ad oggi in Italia sono positivi al Covid 622.760 persone, con aumento di 2.594 casi “netti” tra sabato e domenica. Le Regioni ancora una volta più colpite restano il Veneto, l’Emilia Romagna, il Lazio, la Lombardia e la Campania.
CORONAVIRUS ITALIA, IL NODO DELLA “VARIANTE”
«La variante inglese del coronavirus circola già da un mese. Il che indica che si è già verificata una sua diffusione internazionale, anche se non se ne conosce l’estensione», ha spiegato stamane il Centro Europeo per il Controllo delle Malattie in un rapporto sul proprio portale online (Ecdc). Per questo motivo il Ministero della Salute e l’Iss sono stati invitati a isolare il più rapidamente possibile il ceppo “inglese” per capire se vi siano problematiche ulteriori su letalità, contagio e cure farmacologiche mentre è il grande tema del vaccino che preoccupa alcuni osservatori dall’Inghilterra. «E’ altamente improbabile che la nuova variante Gb di coronavirus Sars-CoV-2 che si sta diffondendo in altri Paesi europei ed è arrivata anche in Italia mostri resistenza in termini di formazione di un’immunità e quindi risulti invulnerabile ai vaccini in anti-Covid-in arrivo», ha spiegato a Sky Tg24 il Presidente del Css Franco Locatelli.
Al momento, secondo l’esponente Cts, non vi sono legami tra gli alti contagi in Italia e la variante inglese presente forse già da diverse settimane: «Al momento non abbiamo dati che suggeriscono questo tipo di correlazione. Non è però completamente escludibile». Molto più drastico il consulente del Ministero della Salute Walter Ricciardi: in una intervista al Messaggero rilancia il tema del lockdown a gennaio «gli inglesi hanno taciuto da mesi la variante Covid […] ora servono misure molto più restrittive. Le misure di contenimento devono durare di più. Almeno un mese, un mese e mezzo».