Non c’è solo il Natale fra le festività di dicembre in tutto il mondo. In moltissime nazioni anche il 26 dicembre, il giorno di Santo Stefano, è festa nazionale: cerchiamo di capire meglio perchè. Il giorno successivo la nascita del Signore, vennero posti i cosiddetti “comites Christi”, ovvero, i “compagni di Gesù”. Si tratta di coloro che hanno reso per primo testimonianza al Profeta, con la vita e il martirio. Il primo a farlo fu proprio Santo Stefano, considerato protomartire.
San Fulgenzio di Ruspe ha messo in evidenza il rapporto fra il Cristo e appunto Santo Stefano, con tali parole: «Ieri abbiamo celebrato la nascita nel tempo del nostro Re eterno, oggi celebriamo la passione trionfale del soldato. Ieri infatti il nostro Re, rivestito della nostra carne e uscendo dal seno della Vergine, si è degnato di visitare il mondo; oggi il soldato uscendo dalla tenda del corpo, è entrato trionfante nel cielo». Il giorno di Santo Stefano è grande festa soprattutto nel Regno Unito dove si celebra il boxing day, una delle tante festività di dicembre in tutto il mondo che vi abbiamo raccontato nei precedenti giorni. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
FESTIVITÀ DI DICEMBRE IN TUTTO IL MONDO, A TOKYO LA MAGIA DEL MIDTOWN WINTER MOMENTS
Continua il nostro affascinante viaggio nelle Festività di dicembre in tutto il mondo, tour iniziato il primo di questo mese grazie a Google, che quasi ogni giorno ha dedicato appunto il suo Doodle alle numerose feste che si celebrano in diversi angoli del globo in questo periodo. A 48 ore dal Natale non potevamo che concentrare la nostra attenzione proprio sulla festa che si celebra il 25 dicembre. Per farlo voliamo, almeno virtualmente, in Giappone, alla scoperta del Midtown winter moments, senza dubbio fra gli eventi più magici delle festività di dicembre in tutto il mondo. Si tratta di uno spettacolo di luci natalizie che si tiene ogni anno in questo periodo in quel di Tokyo, di preciso nella zona di Midtown, a Roppongi. Come da alcune immagini che potete trovare in rete, lo spettacolo è da mozzare il fiato, con milioni di luci che illuminano gli alberi “a giorno”, e l’aggiunta di una suggestiva pista di pattinaggio decisamente unica. Il Midtown winter moments si è aperto anche quest’anno negli scorsi giorni, visto che il covid in quella zona del mondo non fa paura come da noi, e l’epidemia appare decisamente controllata. Numerose le zone che meritano di essere viste, a cominciare dal Midtown Garden, posizionato lungo la “Gaien-Higashi Avenue” e Plaza 1F, dove troveremo un globo fatto di neve e alto ben tre metri, con all’interno delle proiezioni magiche a tema invernale. Inoltre, chi osserverà da vicino il globo, gli sembrerà di essere coccolato da una magica nevicata. C’è poi il giardino midtown Step Light, un viaggio all’interno delle illuminazioni natalizie, posizionate anche sotto i piedi, lungo il cammino che andrete a percorrere, per un’atmosfera quasi lunare. Non poteva mancare l’albero di Natale, storico simbolo delle festività di dicembre in tutto il mondo: si tratta di un albero speciale in quanto in realtà è un Babbo Natale di legno a forma appunto di albero, che ogni giorno viene nutrito con un regalo, fino a che il 25 dicembre i doni si trasformano in un magico conto alla rovescia. Infine l’albero vero e proprio, un magico abete di quattro metri situato nella Galleria, realizzato da 1.800 diversi piccoli Babbi Natale. Quanti di voi conoscevano questa magia delle festività di dicembre in tutto il mondo? Davvero incredibile
FESTIVITÀ DI DICEMBRE IN TUTTO IL MONDO, DALL’HANUKKAH ALL’OMISOKA IN GIAPPONE
Tra le festività di dicembre in tutto il mondo non c’è solo il Santo Natale, ma anche tante altre feste tradizionali. Tra queste ci sono anche ’Hanukkah ebraica conosciuta anche con il nome di Festa delle Luci e l’Omisoka, festa tradizionale che arriva direttamente dal Giappone. L’Omisoka altro non è che la la vigilia di capodanno; si tratta quindi dell’ultimo giorno dell’anno e in Giappone è considerata la seconda festività più importante del calendario. Una giornata importante in cui tra le tante cose si pratica anche l’osoji, ossia le pulizie di fine anno che riguardano la casa, la scuola, ma anche le attività. L’obiettivo, infatti, è quello di aspettare il nuovo anno nel migliore dei modi e con i giusti e buoni propositi. Da non dimenticare poi la festa dei Santi Innocenti che si festeggia il giorno 28 dicembre. Si tratta di un giorno pensato per festeggiare e commemorare la “strage degli innocenti”, un episodio del Vangelo secondo Matteo in cui si narra come Erode il Grande, re della Giudea, ordinò il massacro dei bambini di sesso maschile per uccidere Gesù, della cui nascita a Betlemme era stato informato dai Magi. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)
Festività di dicembre in tutto il mondo: l’Olentzero e il Natale nelle terre basche
Fra le tante tradizioni speciali delle festività di dicembre in tutto il mondo, vi è anche quella legata al Natale nelle terre basche riguardante l’Olentzero. Si tratta di una delle molteplici figure associate al 25 dicembre in Europa, ed è in parole povere un carbonaio che la notte della Vigilia di Natale scende dalle montagne per annunciare alla popolazione la nascita di Gesù. Sembra che la tradizione, come ricorda Wikipedia, abbia avuto origini a Lesaka, nella comunità di Navarra, per poi diffondersi di recente anche nel resto del territorio basco. L’Olentzero è di solito raffigurato come un uomo grasso e sporco di carbone, ma anche un ubriacone e un gran mangiatore, di solito con una pipa in bocca e un fucile in spalla, oltre a dei fiori in una mano. Secondo alcuni la figura dell’Olentzero è anche mostruosa, un uomo con ben 365 o 366 occhi, a seconda del giorno dell’anno. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
FESTIVITÀ DI DICEMBRE IN TUTTO IL MONDO, OGGI SI CELEBRA IL DONGZHI IN CINA
Per il doodle di Natale quest’anno Google ha scelto di celebrare le festività di dicembre in tutto il mondo. Un’occasione per scoprire tutte le feste che si celebrano e che non necessariamente sono legate al Natale cristiano. Molte feste religiose si celebrano infatti nello stesso periodo. L’ebraismo a dicembre festeggia la Chanukkah o Hanukkah, una delle festività più importante degli ebrei ortodossi, conosciuta anche col nome di Festa delle Luci, che dura otto giorni e la cui data può variare. In Cina invece c’è il Dongzhi, anche questa legata al solstizio d’inverno. Quest’anno cade proprio nella giornata odierna, 22 dicembre Ieri invece si celebrava Soyal, che i nativi americani Hopi e Zuni celebrano l’arrivo dell’inverno. Ieri in Iran c’è stata poi la festa di Yalda, che si festeggia in famiglia aspettando il sorgere del sole mangiando frutti rossi, che sono simbolo di prosperità. (agg. di Silvana Palazzo)
FESTIVITÀ DI DICEMBRE IN TUTTO IL MONDO, LE ORIGINI DELLE RENNE DI BABBO NATALE
Le festività di dicembre in tutto il mondo sono decisamente svariate, ma in questi giorni è quasi d’obbligo concentrarsi sul Natale, tenendo conto che al fatidico 25 dicembre mancano solo tre giorni. In questo focus vogliamo parlare in particolare di una “tradizione” di questo giorno speciale, ovvero, le magiche renne di Babbo Natale. In ogni film, rappresentazione, foto, disegno e via discorrendo, Santa Claus è sempre riprodotto su una splendida slitta di legno trainata appunto da delle renne, a volte addirittura volanti, per consegnare più facilmente i regali ai bambini di tutto il mondo.
Ma da dove derivano le renne di Babbo Natale? La loro rappresentazione moderna, è comparsa per la prima volta nella poesia natalizia datata 1823, dal titolo “A Visit from St. Nicholas”; nello stesso scritto vennero elencati i nomi delle otto renne, leggasi Dasher, Dancer, Prancer, Vixen, Comet, Cupid, Dunder (o Donder) e Blitzen. Al gruppo di otto si aggiunse poi la nona renna, Rudolph, quella famosa con il naso rosso, che venne sdoganata in particolare a seguito della canzone del 1949 di Johnny Marks, “Rudolph the Red-Nosed Reindeer”. Le renne di Babbo Natale restano senza dubbio fra gli aspetti più magici delle festività di dicembre in tutto il mondo. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
FESTIVITÀ DI DICEMBRE IN TUTTO IL MONDO, NATALE CON I KNECHT RUPRECHT E I NISSER
Anche oggi, martedì 22 dicembre, proseguiamo il nostro viaggio nelle Festività di dicembre in tutto il mondo, sfruttando l’assist fornitoci dal Doodle di Google. Ancora una volta ci concentriamo sulle tradizioni del nord Europa, dove spesso e volentieri il Natale è associato ad una figura maligna. E’ il caso della Germania e precisamente del Knecht Ruprecht, un personaggio appunto tipico del folklore tedesco, in particolare della zona a nord e in centro, e che compare nella notte fra il 5 e il 6 dicembre, al fianco di San Nicola. E’ descritto come un inquietante monaco vestito con un lungo mantello, una barba lunga e sporca fin sotto i piedi, e con una parrucca; inoltre, porta con se una frusta attraverso cui punisce o minaccia i bambini tedeschi. Difficile trovare l’origine del Knecht Ruprecht, ma secondo quanto sottolineato da Wikipedia, è probabile che la si deve ad una sorta di re-incarnazione dello stesso San Nicola ma dall’animo cupo.
FESTIVITÀ DI DICEMBRE IN TUTTO IL MONDO, QUEI FURBETTI DEI NISSER
Dal Knecht Ruprecht ai Nisser, altra tradizione tipica delle Festività di dicembre in tutto il mondo: si tratta di folletti che fanno invece parte del mondo più a nord, quello scandinavo, ed in particolare della Danimarca e della Norvegia. I Nisser fanno parte della tradizione natalizia nordica al punto che li si vedono spesso e volentieri nelle vetrine dei negozi, sui muri delle case, sui davanzali delle finestre, appesi ai balconi un po’ come i nostri Babbi Natale. Anche i Nisser sono un po’ cattivelli, in quanto sono famosi per i loro dispetti agli esseri umani, ma il loro aspetto non è comunque spaventoso in quanto sono rappresentati con zoccoli di legno, calze di lana fino alle ginocchia, maglioni di lana e un lungo cappello a punta, quasi come fossero degli gnomi o degli elfi. Essendo molto umorali, la leggenda vuole che bisogna lasciare loro delle scodelle con dentro riso e latte, per aggrazziarceli, e i bambini, il giorno dopo il Natale, sono soliti trovare la scodella sempre vuota, chiaro indizio di come anche quest’anno siano riusciti ad evitare i dispetti dei Nisser.