Una nuova variante del Coronavirus è stata intercettata nel Regno Unito dopo essere stata scoperta in Sudafrica. Ad annunciarlo, come riferisce RaiNews, è stato il Segretario alla Salute britannico Matt Hancock nel corso di una recente conferenza stampa durante la quale ha definito la variante inglese “molto contagiosa” e spiegando che “si sta diffondendo a un ritmo pericoloso”. Anche per questo, lo stesso Hancock ha annunciato che verranno introdotte nuove restrizioni poichè “è fondamentale agire in fretta”. La nuova variante proveniente dal Sudafrica ha già due casi confermati ma soprattutto ha sollevato una maggiore preoccupazione: “Questo virus è ancora più trasmissibile e sembra aver mutato ulteriormente rispetto al nuovo virus”, ha aggiunto il ministro durante la conferenza.
“Restrizioni immediate” sono state annunciate dal governo a partire dalla quarantena per chiunque sia stato nel Paese nelle ultime due settimane. “Siamo incredibilmente grati al governo sudafricano per la loro trasparenza”, ha proseguito Hancock. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
VARIANTE COVID INGLESE “PIÙ TRASMISSIBILE DAI BAMBINI”
Variante Covid inglese è più trasmissibile dai bambini: questo quanto reso noto dall’Oms. Al centro del dibattito nel mondo scientifico, la nuova variante individuata in Gran Bretagna ha fatto scattare l’allarme in tutto il mondo: diversi Paesi hanno registrato alcuni casi, in Italia è stato annotato un positivo a Loreto senza contatti diretti con l’UK.
David Nabarro, inviato speciale Oms per la pandemia, ha rimarcato che sono in corso ulteriori ricerche: «Se la variante si sta davvero replicando o crescendo meglio nei bambini, potrebbe avere un effetto a catena sulla diffusione del virus nell’intera popolazione britannica», il giudizio di Mark Harris, virologo dell’Università di Leeds, di Sky News. Ricordiamo che nelle scorse ore è stato annunciato che l’indice Rt del Regno Unito è salito a 1.1-1.3.
VARIANTE COVID INGLESE, CAUDA: “NO ALLARMISMO”
Raggiunto dai microfoni del The Guardian, l’infettivologo dell’Imperial College di Londra Neil Ferguson ha messo in risalto che, in base ai dati resi noti dalla Danimarca, «quasi certamente la variante Covid inglese è già entrata nella maggior parte, se non tutti, dei Paesi europei». Sul tema è intervenuto nuovamente Giorgio Palù, numero uno Aifa: «C’è un allarme eccessivo, la variante è diffusa anche in altri Paesi. Inoltre, i dati iniziali del vaccino indicano che è valido anche per questa nuova variante del virus».
No a un eccessivo allarmismo è anche il messaggio di Roberto Cauda, direttore dell’Unità operativa di Malattie infettive del Policlinico Gemelli Irccs di Roma: «Si tratta di una ipotesi molto concreta che spiegherebbe perché la nuova variante inglese di Sars-CoV-2 si sta diffondendo tanto rapidamente. Se contagia maggiormente i bambini, alimenta anche la trasmissione ai più grandi, che con i minori difficilmente prendono misure di distanziamento e protezione. Allo stesso tempo è giusto non fare allarmismo: resta confermato che gli effetti sui bambini, dal punto di vista della malattia, sono per fortuna poco significativi».