Il mese di Dicembre è un mese ricco di festività. Non c’è solo il Natale tra le festività di dicembre in tutto il mondo che celebra fra le tante anche Santo Stefano. Tantissime le feste all’estero: a cominciare dalla Cina dove si festeggia l’arrivo dell’inverno col Dongzhi. Si tratta di una tradizionale festa cinese che vede le famiglie riunirsi mangiando piatti tipici come le Tangyuan, palline di riso bianche e rosa che simboleggiano la riunione. Non solo, in Tibet si festeggia il Losar, il capodanno tibetano che dura ben 15 giorni. In Iran, invece, c’è la notte di Yalda, ossia la notte della festa del solstizio d’inverno che celebra l’arrivo della luce sulle tenebre. Tornando in Europa in Romania si festeggia la danza dell’orso conosciuta con il nome di Ursul con le persone che scendono per le strade travestite da orsi. Sempre restando in Europa in Islanda si festeggiano 13 Babbo Natale che portano doni fino al giorno 6 gennaio, mentre in Finlandia c’è perfino la mamma Natale. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)
Festività di dicembre in tutto il mondo: l’Omisoka in Giappone per l’ultimo dell’anno
Abbiamo messo questo Natale 2020 in archivio, ma le festività di dicembre in tutto il mondo proseguono con altre date importanti cerchiate nel calendario. Tra varie celebrazioni, rituali pagani e religiosi in ogni angolo del mondo non mancano le occasioni per fare festa. Se oggi, sabato 26 dicembre, in gran parte del pianeta si celebra il giorno di Santo Stefano, in alcune nazioni si pensa già all’ultimo dell’anno. Ad esempio in Giappone cresce l’attesa per i festeggiamenti dell’Omisoka, mentre in Tibet si festeggia il Losar. Guardando ad altre tradizioni religiose, invece, c’è l’Hanukkah ebraico, una tradizione che nel corso dei decenni ha acquisito sempre più importanza. (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)
SANTO STEFANO IN SECONDO PIANO RISPETTO A NATALE E CAPODANNO MA..
Oggi in gran parte del mondo si celebra Santo Stefano, una delle festività più attese di dicembre anche se spesso messa in secondo piano da Natale e Capodanno. Non tutti però sanno l’origine di questa celebrazione che è interessante ripercorrere. Nei giorni seguenti alla nascita di Gesù furono posti i “comites Christi”, cioè quelli che erano stati i personaggi più vicini a Lui sulla terra e che potevano testimoniare il suo martirio. Proprio per questo si è deciso di partire da un Beato molto legato al Figlio di Dio e cioè Santo Stefano. Una festività che è diventata ricorrente in tutto il mondo anche se, purtroppo, non ne viene spesso compresa l’importanza ma che si celebra come occasione per stare ancora insieme, almeno negli anni normali e non caotici come questo, a mangiare e a divertirsi in un periodo magico come quello del Natale. (agg. di Matteo Fantozzi)
OGGI NEL REGNO UNITO È IL BOXING DAY
Ci siamo appena messi alle spalle (purtroppo) il Natale 2020 e per noi che amiamo le festività di dicembre, lasciatecelo dire, c’è già un po’ di tristezza pensando che dovremmo attendere un anno intero, adesso per sperimentare di nuovo la magia del 25 dicembre. Ci sono altri luoghi, però, in cui il Natale trova la sua naturale prosecuzione nel 26 dicembre, il giorno di Santo Stefano. Pensiamo ad esempio a Regno Unito, Canada, Nuova Zelanda, Australia, e più in generale a tutti quei Paesi a prevalenza cristiana che fanno parte del Commonwealth, che oggi celebrano il “Boxing Day“. Tradizione vuole che in questo giorno non solo si disputi un turno intero del campionato di calcio inglese, la Premier League, ma che si rispetti la tradizione basata sul regalare doni ai membri meno fortunati della società. In più, proprio oggi, ha solitamente inizio nel Regno Unito il periodo dedicato ai saldi post-natalizi. (agg. di Dario D’Angelo)
IN GIAPPONE L’OMISOKIA
In Giappone si aspetta già da oggi la più grande festività di dicembre, cioè l’Omisokia. Questo si celebra il 31 dicembre, l’ultimo giorno dell’anno, ed è una festa molto simile al nostro capodanno ma con degli influssi decisamente religiosi. In tutti i templi buddisti, poco prima della mezzanotte, si iniziano a suonare le joya no kane, le note campane giapponesi. Queste effettuano 108 rintocchi per simboleggiare la purificazione dai 108 desideri terreni, noti come i bonno. Terminato quel periodo iniziano altre due ricorrenze molto amate in estremo oriente. Prima è il momento del ganjitsu di fatto il primo giorno dell’anno, la festa più importante per tutto il Giappone. Si passa poi anche alle Shogatsu cioè le vacanze che simboleggiano l’inizio dell’anno. Questo ci fa capire come nonostante la tanta distanza a volte anche tra oriente e occidente c’è qualche punto inevitabile di contatto. (agg. di Matteo Fantozzi)
13 BABBO NATALE IN ISLANDA
Pensate che c’è un paese, l’Islanda, che festeggia il Natale a dicembre, come tutti, ma con ben 13 Babbo Natale. Questi vengono chiamati jolasveinar e arrivano lungo un arco temporale di ben 26 giorni. Sicuramente è una trovata simpatica che permette ai più piccoli di vivere con maggiori emozioni questi giorni così speciali. I jolasveinar in realtà, noti come gli amici del Natale, sono più simili a dei folletti e in alcuni casi sono dei piccoli orchi vestiti da contadini. Arrivano dal 12 dicembre e si presentano fino al 24. Ripartono poi dal giorno di Natale al 6 gennaio. Inizialmente questi personaggi erano nati per spaventare i bambini ma col tempo sono diventati più docili e hanno iniziato a regalare dolcetti e passione. Sono diverse le figure folkloristiche simili a questi che accompagnano questo evento anche in tanti altri paesi nel mondo. (agg. di Matteo Fantozzi)
GLI ELEFANTI VESTITI DA BABBO NATALE IN THAILANDIA
Sono tante le usanze che arrivano dal mondo per le festività di dicembre. Tra i paesi che più riescono a stupire c’è ovviamente la Thailandia dove alcuni elefanti, fatti girare per le vie delle città, travestiti da Babbo Natale distribuiscono mascherine ai bambini. Si tratta sicuramente di una bella iniziativa per cercare di sensibilizzare i bambini sulla tematica Coronavirus parlando attraverso il loro linguaggio, quello fatti da colori e animazioni oltre che da veri e proprio “supereroi” come Babbo Natale. L’iniziativa è nata nelle scuole di Ayuttahaya che hanno lanciato questo splendido messaggio, utilizzando gli elefanti del Royal Elephant Palace per raggiungere ogni anno i bimbi con messaggi speciali e quest’anno anche qualcosa in più rispetto al passato. (agg. di Matteo Fantozzi)
L’USANZA DEL KOLEDNICK IN POLONIA
Il mese di dicembre è ricco di festività in tutto il mondo, ma ancor più ricche sono le versioni di Natale. No, non si festeggia allo stesso modo in tutto il mondo, anche se la magia resta sempre la stessa. In Polonia ci sono usanze molto particolari, con origini e significati ben precisi. C’è, ad esempio, un’usanza molto antica, presente nelle campagne, che si chiama kolednicy. Un gruppo di persone di diverse età, spesso vestite da personaggi biblici come i tre Magi, angeli e re Erode, bussa alle porte delle case chiedendo di esibirsi. Quindi, recitano e cantano, poi come premio attendono una mancia in denaro e dolcetti se nel gruppo ci sono dei bambini.
Qualcosa che per certi versi potrebbe ricordarvi quanto avviene con Halloween, ma che non ha a nulla a che fare con questa festa. In Ungheria invece, dove l’albero di Natale viene addobbato di tipiche caramelle rivestite di carta colorata, noci dorate, candele e fiocchi, allo scoccare della mezzanotte si intona ovunque l’inno nazionale, che viene tramsesso anche in televisione. (agg. di Silvana Palazzo)
FESTIVITÀ DI DICEMBRE IN TUTTO IL MONDO: IL NATALE ALL’ESTERO
Anche oggi Google celebra le Festività di dicembre in tutto il mondo con il consueto doodle. Oggi più che mai aggiungeremmo, visto che è la giornata in cui si celebra il Natale, la festa più nota. Ma appunto non è l’unica che caratterizza il mese di dicembre che sta per andare in archivio. In questi giorni vi abbiamo raccontato alcune delle festività che caratterizzano dicembre e lo rendono un mese dell’anno unico, ma non sono le uniche. D’altra parte, il Natale non si festeggia allo stesso modo in tutti il mondo. I Paesi nel tempo consolidano le proprie tradizioni per festeggiarlo.
Ad esempio, in Germania la magia del Natale comincia a farsi sentire con le celebrazioni di San Nicola, previste tra il 5 e 6 dicembre. Nelle case compaiono le corone dell’avvento con quattro candele e ai bambini si regala un calendario con 24 cioccolatini, uno per ogni giorno fino alla Vigilia di Natale. I mercatini in giro per la nazionale non sono mai mancati, fino a quest’anno. L’emergenza Covid ha infatti costretto i governi a restrizioni che hanno limitato la tradizione.
FESTIVITÀ DI DICEMBRE IN TUTTO IL MONDO: NATALE IN FRANCIA, SPAGNA E AFRICA
In Francia invece i festeggiamenti variano a seconda della regione che si prende in considerazione. I bambini che vivono in Alsazia, ad esempio, ricevono i doni da Babbo Natale e da Pre Fouttard, che è l’assistente il cui compito è quello di ricordare loro come si sono comportanti durante l’anno. Invece gli adulti per scambiarsi i doni aspettano San Silvestro. Anche in Spagna i regali non vengono aperti a Natale, bensì all’Epifania, con i Reyes Magos che si occupano della consegna. Come accade anche in Italia, anche i piccoli inglesi hanno l’abitudine di lasciare una tazza di latte e dei biscotti per Babbo Natale, una carota invece per Rudolph, la sua renna. Ancor più differenze emergono se prendiamo a confronto l’Africa, dove il nostro tradizionale albero di Natale è sostituito da rami di palma con grandi fiori bianchi sopra. Qui la sera della Vigilia di Natale le famiglie si riuniscono per scambiarsi generi alimentari e vestiti. Uno scambio di doni molto intelligente, considerando che nulla viene accantonato.