A macchia di leopardo, in ordine rigorosamente sparso e ancora con diversi punti di domanda dovuti non solo alle chiusure previste per le festività nel recente Decreto Natale ma anche perché ogni regione darà il semaforo verde in una data diversa: è questa la situazione dei Saldi Invernali 2021 il cui conto alla rovescia, mentre il vecchio anno oramai è agli sgoccioli, è ufficialmente partito con la diffusione del calendario provvisorio da parte di Confcommercio. Un appuntamento atteso ovviamente dai consumatori ma anche dagli esercenti che in una stagione funestata da chiusure e difficoltà economiche dovute alla pandemia da Covid-19 cercheranno una piccola boccata di ossigeno.
In particolar modo quest’anno l’avvio dei saldi sarà scaglionato da regione a regione e con differenze pure da città a città, senza considerare che su tutta questa ‘mappa’ pesa l’incognita di eventuali zone rosse che potrebbero essere decise nei giorni a venire anche in considerazione dell’evolversi della situazione epidemiologica dopo le festività di fine anno: come sappiamo, quest’appuntamento non comincia mai dopo il 2 gennaio ma in quella data l’Italia intera sarà per l’appunto ancora zona rossa. Inoltre, sono state definite anche le regole da adottare negli esercizi commerciali in modo da rendere sicura la permanenza della clientela ed evitare la diffusione dei contagi e che elenchiamo di seguito.
SALDI INVERNALI 2021 AL VIA: LA ‘MAPPA’ DELLE APERTURE
Insomma, saldi sì ma con moderazione e qualche limitazione: per i primi del 2021 infatti il settore deve fare i conti con l’inedita concomitanza dell’appuntamento invernale previsto subito dopo Capodanno e le chiusure previste per contenere l’emergenza epidemiologica nel nostro Paese. Gli effetti del Decreto Natale si faranno sentire almeno per i primi giorni del nuovo anno, salvo eventuali ma al momento non previste proroghe, e così la possibilità per i clienti di approfittare di sconti e occasioni resta un rebus anche se, riferendosi al calendario provvisorio a cui si era accennato, al momento resta il 2 la data in cui si partirà coi Saldi Invernali in Valle d’Aosta, Molise e Basilicata, le regioni che faranno da apripista.
Subito dopo sarà la volta di Abruzzo e Calabria (4 gennaio) e poi ancora Sardegna e Campania (5 gennaio). Queste sono infatti le regioni che hanno deciso di dare il via prima del 6 gennaio e dunque nel periodo ancora sottoposto ai divieti del Decreto Natale di cui sopra, mentre dal 7 in poi toccherà a Puglia, Sicilia, Piemonte, Friuli-Venezia Giulia e Lombardia. Dal 9 l’Umbria, dal 12 il Lazio mentre si deve attendere rispettivamente metà a fine mese per Marche e Provincia Autonoma di Bolzano (16 gennaio), Liguria (29 gennaio), Emilia Romagna, Toscana e Veneto (30 gennaio).
LE REGOLE ANTI-COVID PER LO SHOPPING
Passando invece alle regole anti-Covid per lo shopping, va ricordato che le norme sono quelle previste dal Governo negli scorsi mesi e quindi non ci saranno grandissime novità: tuttavia, non è un caso che contestualmente alla pubblicazione del calendario regione per regione dei saldi sono state nuovamente allegate proprio per evitare non solo assembramenti e situazioni ambigue come visto prima di Natale ma anche per non vanificare il ‘sacrificio’ delle chiusure durante le feste. Dunque oltre ai cartelli affissi all’esterno sul numero massimo di clienti ammessi contemporaneamente ecco il rispetto del distanziamento sociale (almeno un metro tra clienti in attesa di entrare e all’interno), disinfezione delle mani, obbligo della mascherina per addetti e clientela, anche nei camerini.
Per quanto riguarda specificamente invece i negozi di abbigliamento e affini, non c’è nessun obbligo di provare il capo e la possibilità di cambiarlo (qui la discrezionalità è lasciata al negoziante). Per quanto concerne i pagamenti, le carte di credito devono essere accettate dall’esercente anche se i pagamenti elettronici sono caldeggiati, mentre sugli sconti si ricorda che i capi in saldo devono avere carattere stagionale, va indicato prezzo normale di vendita assieme a sconto e prezzo finale e che costi di riparazioni o adattamenti sono a carico del cliente.