Giorgio Mastrota ospite della nuova puntata di Propaganda Live, il programma di Diego Bianchi trasmesso in esclusiva la notte della Vigilia i Capodanno. Tra gli ospiti c’è anche il conduttore e televenditore che lo scorso settembre si sarebbe dovuto sposare con la compagna Floribeth Guetierrez, ma la cerimonia è stata rimandata a causa della pandemia da Coronavirus. “Io e Flo non abbiamo fretta: vogliamo una cerimonia senza mascherine, distanze o limiti al numero degli ospiti come adesso – ha dichiarato il conduttore dalle pagine del settimanale DiPiùTv precisando – “per completare il quadro: noi due, i nostri due figli. Le nozze servono a suggellare tutto”. La coppia, quando sarà possibile, si sposerà in municipio visto che saranno le seconde nozze per Mastrota che in passato è stato sposato con Natalia Estrada.
“Ci sposeremo in municipio perché con Natalia mi ero sposato in Chiesa. Però un mio caro amico frate mi ha promesso che verrà per tenere un discorso. Alla nozze ci sarà tutta la mia tribù: i miei quattro figli e i miei due nipoti. Sarà bellissimo” – ha rivelato il conduttore che dalle pagine di Libero.it ha parlato del suo ruolo di padre e nonno: “dei primi due figli sono decisamente padre, un padre-amico: sono grandi, li ho avuti da giovane. Con i piccoli, forse per la mia età, sono più nonno: la mia compagna è il bastone e io la carota. In genere i nonni sono più accondiscendenti e paciocconi”.
Giorgio Mastrota: “lockdown con la mia futura moglie Floribeth Gutierrez e figli”
Giorgio Mastrota si è poi soffermato sull’argomento dell’anno: la pandemia da Coronavirus. “Come tutti, all’inizio, ho preso sottogamba la cosa” – ha precisato il conduttore che ha trascorso il lockdown con la futura moglie e i figli in montagna lontano dalle città dove il virus si è diffuso molto più velocemente. “Ho avuto la fortuna di aver passato il lockdown in montagna dove ci sono meno pericoli di assembramento. Sono stato con la mia compagna e i piccoli a Bormio”. Il conduttore ha poi parlato di come è cambiato anche il suo lavoro di televenditore con il presentarsi del virus Covid-19: “sono andate in onda le repliche. Abbiamo ricominciato a metà giugno. A Mediaset facciamo il test sierologico una volta alla settimana, facciamo una o due registrazioni ogni sette giorni”. Un lavoro a cui Mastrota tiene molto e non nasconde di aver guadagnato davvero tantissimo negli anni ’90 e 2000 anche se oggi le cose sono un pò cambiante. “Oggi, con l’avvento di tante piattaforme, ci sono tanti modi di fare pubblicità. I social stessi sono veicolo di pubblicità” – ma aggiunge – “mi sono specializzato, sono felice.
Sono contento di quello che ho fatto, cose buone. Mi diverto ancora e sono sereno”. Sul finale ha confessato di aver ricevuto tantissimi inviti per partecipare a dei reality show, ma di aver sempre rinunciato: “un lavoro ce l’ho. Sarà “solo” il televenditore, mi prenderanno pure per i fondelli, ma è solido. Solo una volta stavo per partire: era la prima edizione di Pechino Express, dovevo andare insieme a mia figlia Natalia ma aveva 17 anni e c’è stato qualche problema con i permessi. Sarebbe stato un bel viaggio, poi me l’hanno offerto di nuovo, ma non è stato possibile. Mi hanno offerto anche Ballando con le stelle, ma andare due mesi a Roma, coi bimbi piccoli, non è fattibile. Ho messo sempre avanti la famiglia”.