Sant’Angela Merici si celebra il 27 gennaio, ma le celebrazioni religiose (festeggiamenti mericiani) vengono organizzate dalla Compagnia di Sant’Orsola figlie di Sant’Angela a Brescia dal 23 al 27 gennaio. San’Angela è ufficialmente la patrona di Desenzano del Garda, ma è anche la patrona secondaria della Diocesi di Brescia. Proprio nella chiesa in cui è esposta la sua salma viene organizzata ogni anno la celebrazione religiosa il 27 gennaio, mentre nelle vie adiacenti viene organizzata la tradizionale sagra, che unisce religiosi e non nei festeggiamenti dedicati alla Santa. Il suo corpo venne sepolto nella Chiesa di Sant’Afra, oggi Chiesa di Sant’Anna Merici, a Brescia, dove si trova ancora la sua salma esposta in un’urna di vetro.
Sant’Angela Merici, la vita della Beata
Sant’Angela Merici è la fondatrice della Compagnia delle dimesse di Sant’Orsola, dedita ai pellegrinaggi spirituali e figura innovativa all’interno della Chiesa Cattolica. Angela Merici nacque il 21 marzo 1474 a Desenzano sul Garda, in provincia di Brescia. Rimarrà sempre legata ai sui luoghi natali, pur compiendo numerosi viaggi in Italia e in Terra Santa. La sua adolescenza fu colpita duramente dalla morte di entrambi i genitori e poi da quella della sorella, per la quale Angela sentiva di non aver fatto abbastanza. Divenne così terziaria di Francesco d’Assisi e fu accolta come ospite per alcuni anni dallo zio materno a Salò, in un ambiente alquanto prestigioso, Angela imparò a relazionarsi con persone altolocate, inserendosi nella società ma mantenendo sempre una grande umiltà e la sua fede. Il primo segnale della sua missione lo ebbe durante una visione mentre stava pregando nei campi. Vide tra le nuvole angeli e cherubini insieme alla sorella defunta, che le annunciava che avrebbe fondato una compagnia per le giovani donne. Tornata a Desenzano dopo la morte dello zio, Angela iniziò a ricevere presso le proprie stanze, alcune giovani fanciulle per educarle ai sacramenti e alla preghiera.
La sua fama di educatrice arrivò ben presto nella vicina Brescia, dove fu invitata a fondare una scuola. Un’opportunità che Angela accettò come volere di Dio. In questi anni continuò a fare i suoi pellegrinaggi, sia in Italia che all’estero. Quello sicuramente più importante fu quello in Terra Santa, luogo che la santa non riuscì a vedere con i propri occhi. Durante il viaggio, infatti, fu colpita improvvisamente da una malattia che la rese cieca. Così Angela proseguì il pellegrinaggio vedendo quei luoghi con gli occhi dell’anima. Soltanto durante il viaggio di ritorno recuperò la vista. Una particolare circostanza che la santa interpretò come un segno divino. Qualche anno dopo si recò a Roma da Papa Clemente VII per ottenere l’indulgenza. Il pontefice, che aveva sentito parlare molto bene dei suoi metodi di insegnamento, tentò di convincerla a rimanere a Roma, ma Angela preferì tornare a Brescia, dove nel 1535 fondò, in una casetta vicino alla chiesa di Sant’Afra, la Compagnia delle dimesse di Sant’Orsola. Si chiamavano dimesse perché non indossavano il tradizionale e prestigioso abito monacale. La stessa Angela chiese di essere esonerata dalla sepoltura in una chiesa francescana, non come rinnegazione dell’ordine, ma come tentativo di costruire un gruppo autonomo per le sue figlie spirituali, che inizialmente erano dodici. Alla sua morte, il 27 gennaio 1540, la compagna contava 150 figlie.
Gli altri Beati di oggi
Il 27 gennaio non viene ricordata soltanto Sant’Angela Merici, sia in Italia che in altre parti del mondo. Altri Santi del giorno sono: San Giuliano martire, San Giuliano primo vescovo di Le Mans (Francia), San Marino abate di Bodon, Santa Devota vergine e martire, San Vitaliano papa, San Teodorico vescovo di Orléans, San Guildino diacono di Dol, San Giovanni Maria (martire dell’Uganda). Tra i beati ricordati il 27 gennaio, invece, ricordiamo: beato Giovanni, beato Manfredo Settala, beata Rosalia du Verdier de la Sorinière, Giorfio Matulaitis (Lituania).