In occasione della conferenza stampa sul monitoraggio dell’Iss, il professor Franco Locatelli ha fatto il punto della situazione sulla campagna vaccinale in Italia. «Oggi abbiamo 413mila vaccinazioni effettuate nel Paese. Questo colloca l’Italia ai vertici nel continente europeo. La media è di 65mila vaccinazioni, con picchi di 90mila come ieri. Tutto questo è decisamente importante, perché documenta la capacità del Paese di erogare un numero elevato di vaccinazioni», ha dichiarato il presidente del Consiglio superiore di sanità e membro del Comitato tecnico scientifico. In merito al vaccino a cui sta lavorando l’Italia, Locatelli ha commentato: «L’Italia è un paese che è in grado di giocarsi le sfide biotecnologiche più importanti, ora aspettiamo i risultati di fase 2-3 che verranno condotti e che saranno completati entro la fine del primo semestre di questo anno».
Ma Locatelli ha fornito anche una spiegazione sulle differenze e similitudini tra i vaccini anti Covid realizzati da Pfizer-BioNTech e Moderna. I vaccini anti Covid sviluppati da Pfizer-BioNTech sono entrambi basati su tecnologia dell’Rna messaggero veicolato da nano particelle lipidiche. Sulla durata della protezione solo ipotesi: per Moderna si ipotizzano due anni, invece per Pfizer si parla di un anno.
VACCINO MODERNA, LOCATELLI “EFFICACIA 85% OVER 65”
«Moderna è approvato per l’uso sopra i 18 anni, mentre per Pfizer c’è anche la fascia 16-18 anni. L’intervallo tra le due somministrazioni è di 28 giorni, invece che di 21. Gli studi clinici ci indicano che l’acquisizione dell’immunità protettiva che si verifica nel 95% dei vaccinati la si ha dopo 14 giorni dalla seconda somministrazione». Inoltre, per ogni flaconcino di vaccino Moderna sono ottenibili 10 dosi e quello che lo diversifica dal vaccino Pfizer è che non necessita di essere diluito. Locatelli ha parlato anche della conservazione: «Si conserva tra 15 e 25 gradi, ma può essere anche mantenuto una volta scongelato tra 2 e 8 gradi per 30 giorni». Nessun dubbio sul profilo sicurezza: «È assolutamente consistente con quello osservato con Pfizer». Locatelli ha chiarito che i dati del vaccino Moderna «indicano nei soggetti ultra 65enni delle percentuali di efficacia nell’ordine dell’85-86% e questo non era scontato». Infine, ha parlato del vaccino in relazione alla variante inglese: «Alcuni studi condotti e i cui risultati sono stati divulgati oggi indicano come la vaccinazione con Pfizer-BioNTech è in grado di conferire protezione anche per la variante inglese. Non c’era una grande preoccupazione, ma avere questo dato documentato chiaramente ci rassicura ulteriormente sull’efficacia delle vaccinazioni».