Oltre che di campagna vaccinale, è importante parlare anche di strategia nelle vaccinazioni anche a seconda dei vaccini, perché ci sono delle differenze tra Pfizer e Moderna, ad esempio. Ha affrontato in parte la questione oggi Giovanni Rezza, direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, spiegando qual è la prima ricaduta a cui si può ambire. «Avendo scelto una strategia che mira alla protezione diretta di persone più esposte e anziane, si può mirare in primis a ridurre la mortalità», ha dichiarato durante la conferenza stampa che si è tenuta oggi per il monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità (Iss). D’altra parte, Rezza ha tenuto subito a precisare che «sono effetti che non si vedono subito».
La ragione dietro questa precisa scelta, cioè quella di dare priorità agli operatori sanitari e alle persone più fragili, è semplice: «Non abbiamo come target i “drivers”, quelli che sostengono l’epidemia, perché non sappiamo chi siano». Se ci fosse una categoria specifica a sostenere la diffusione dell’epidemia, allora si partirebbe da questa, ma purtroppo non è chiaro se ci sia e in tal caso quale sia.
PERCHÉ DOVREMMO DIFFERENZIARE VACCINI PFIZER E MODERNA
Fin qui nulla da eccepire, anche se ci sono esperti che suggeriscono di includere tra le categorie da vaccinare prima gli insegnanti, così da consentire il ritorno alla didattica in presenza in maggiore sicurezza. Il governo e gli esperti, però, hanno deciso di procedere su una strada diversa. Quel che sarebbe interessante capire, però, è se ci sarà una diversificazione del piano anche in base all’efficacia dei vaccini anti Covid in base alle categorie. Quelli attualmente a disposizione, cioè i composti sviluppati da Pfizer-BioNTech e Moderna, hanno in generale un’efficacia del 95%, ma questa percentuale cambia a seconda delle categorie prese in esame. Per quanto riguarda gli over 65, ad esempio, il vaccino di Pfizer-BioNTech ha mostrato un’efficacia superiore al 94%. È quanto emerso dai risultati preliminari dello studio di fase 3. Invece, per quanto riguarda quello di Moderna, l’efficacia per gli over 65 è invece dell’85%. Alla luce di ciò, per i soggetti più fragili sarebbe indicato il vaccino Pfizer-BioNTech rispetto a quello di Moderna. E allora la domanda è: ne stanno tenendo conto governo ed esperti in relazione alla campagna vaccinale avviata?