Gabriele Costanzo è il figlio adottivo di Maria De Filippi e Maurizio Costanzo, una delle coppie televisive di maggior successo del piccolo schermo. La coppia nel 2004 ha deciso di adottare Gabriele; un’adozione che la stessa conduttrice ha raccontato durante una intervista rivelando che, durante il primo incontro con il ragazzo, ha provato una grande paura. “Quando ho incontrato per la prima volta Gabriele: lui aveva 10 anni, io ero tesa come una corda di violino, era come andare a un esame a cui non ti puoi preparare. Pensavo: e se gli faccio schifo?” – ha confessato la conduttrice di tantissimi programmi di successo come “Uomini e Donne” e “C’è posta per te”. Quell’incontro è andato alla grande, visto che oggi Gabriele è uno dei punti fermi della vita della De Filippi e di Maurizio Costanzo.
Con il suo arrivo sono cambiati anche i Natali come ha raccontato recentemente la conduttrice in una lunga intervista concessa a Silvia Toffanin a Verissimo: “nel Natale 2004 ravamo pieni di Lego, robot e draghi in casa. Poi sono arrivati due draghi barbuti che conservavo in camera sua. Quell’anno ricordo di aver giocato a Fifa. Avevo paura di non piacergli: l’adozione è una scelta precisa e c’è un periodo, come è giusto che sia, in cui avviene un incontro seguito dalle persone preposte e tu non sai che cosa dirà lui di te, peprché viene ascoltato senza te presente. Dunque tutto quello che deciderà di dire è come un esame. Quella paura c’è stata”.
Gabriele Costanzo, chi è il figlio di Maria De Filippi
Gabriele Costanzo è il figlio adottivo di Maria De Filippi, ma su di lui si conosce davvero pochissimo. Non ha mai rilasciato interviste né ha voluto tantomeno apparire. Discreto e riservato, oggi Gabriele lavora a Mediaset per i programmi della De Filippi. Da “Uomini e Donne” a “C’è Posta per Te” senza dimenticare Witty Tv, il portale multimediale fondato dalla società di produzione televisiva RTI Fascino PGT proprio di Maria De Filippi. Attenzione però a chiamarlo raccomandato, visto che la De Filippi durante un’intervista rilasciata a Vanity Fair ha precisato: “mio figlio Gabriele un raccomandato? Non l’ho mai trattato come tale, è solo un ragazzo che ha avuto la fortuna di avere un’opportunità di lavoro, dove sono tutti ragazzi giovani. Sicuramente lo guardano in modo diverso, ma Gabriele riconosce l’adulazione dalla verità, è una cosa che gli ho insegnato fin da piccolo, visto che io la detesto. Altre cose le ha prese da me. L’indolenza, invece, l’ha presa dal padre”.