A soli 10 anni era già ricercato dalla polizia, a 14 anni gestiva una piazza di spaccio a Scampia, a 16 anni viene arrestato per droga, a 17 anni viene “gambizzato” da killer di clan rivali, a 18 anni viene arrestato e mandato a Poggioreale. Proprio qui avrebbe fatto l'incontro più rivoluzionario della sua vita: attraverso la lettura della Bibbia accoglie pian piano il messaggio di liberazione che non è rivolto solo ai credenti, ma a tutti gli uomini, senza distinzioni. La sua esperienza in carcere è raccolta nel libro Parole evase (Edizioni Gruppo AEPER, 2013), dove viene data voce a lettere e testimonianze di uomini e donne che altrimenti sarebbero state per sempre taciute: le condizioni di vita dei reclusi, le loro riflessioni, le speranze e i dolori, tutto impresso su lettere nascoste o affidato a confessioni sottovoce. Dall'esperienza di Davide Cerullo nasce anche un progetto “Vela: rendere consapevoli”, del quale si parla nel libro La ciurma dei bambini e la sfida al pirata Ozi (Napoli, Dante e Descartes, 2013), per soccorrere i minori a rischio del quartiere Scampia. Attualmente Cerullo vive e lavora a Modena con la moglie e due figli. La sua lotta per la legalità e per la difesa dei diritti dei bambini è diventata segno di speranza per le vittime della malavita.
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ARCIPELAGO NAPOLI/ “A 10 anni sono entrato nella camorra: come rinascere a Scampia”
Dalla criminalità al carcere. Un incontro che cambia la vita, per aiutare i ragazzi della periferia di Napoli