Continua a tenere banco il giallo di Orentano. Da 80 giorni non si hanno notizie di Khrystyna Novak e la Procura è al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. Come già evidenziato in precedenza, c’è un buco di otto giorni legato a inizio novembre: nella casa di Khrystyna sono entrate diverse persone e la scena potrebbe essere stata contaminata.
Una delle amiche di Khrystyna Novak ha evidenziato di aver trovato la luce accesa ed i vestiti sparpagliati ovunque. Uno scenario strano soprattutto in relazione all’ipotesi di un allontanamento volontario, spiega Storie Italiane, considerando che ha lasciato lì anche borsa e soldi. Il caos forse è effetto di colluttazione e rapimento. Ricordiamo che Khrystyna Novak non aveva alcuna macchia nel suo passato personale e la Procura pensa che dopo quel sequestro sia stata uccisa. Attese novità a stretto giro di posta… (Aggiornamento di MB)
KHRYSTYNA NOVAK SCOMPARSA DA 80 GIORNI
Continua a tenere banco a “Storie Italiane” la vicenda che riguarda Khrystyna Novak, la 29enne di origini ucraine scomparsa da Orentano, in Toscana. Nella puntata di oggi, giovedì 14 gennaio 2021, è stato rivelato che la mamma della ragazza era preoccupata, perché, a inizio novembre, da oltre un giorno e mezzo il telefonino della giovane era staccato. Così la donna ha allertato alcune amiche della figlia che il 3 novembre, verso le sei e mezza di sera, hanno fatto irruzione nella sua abitazione. Una di esse, intervistata da “Storie Italiane”, ha raccontato: “Ci ha accompagnato un nostro amico, abbiamo scavalcato in tre il cancello, lui non è entrato. C’era disordine, vestiti sparsi dappertutto, un casino. Oltre al cagnolino non abbiamo portato via niente di niente”. I vicini sostengono che le ragazze siano uscite di casa con dei sacchi, ma l’amica di Khrystyna smentisce: “Non abbiamo portato via né borse o sacchi, siamo state in casa al massimo 30 secondi per prendere il cane“. Infine, l’amara rivelazione: “Temo che le sia successo qualcosa di grave”.
KHRYSTYNA NOVAK: CHI È LA RAGAZZA SCOMPARSA
Khrystyna Novak aveva un permesso di soggiorno della durata di 90 giorni in Italia e stava cercando di regolarizzare la sua permanenza sul territorio della nostra nazione. Come raccontato dall’inviato di “Storie Italiane”, lavorava in un locale ad Altopascio (probabilmente dava una mano come barista, ma non è confermato), dove ha conosciuto il suo ragazzo. Quest’ultimo possedeva un’azienda di pellami, che tra ottobre e novembre ha tuttavia dichiarato fallimento, indubbiamente anche a causa della pandemia di Coronavirus che ha rivoluzionato e sconvolto l’intero scenario economico del Belpaese. Poi il giovane è stato arrestato per droga e detenzione di armi (una delle quali addirittura con la matricola abrasa), mentre Khrystyna, pur interrogata, non è stata trattenuta, in quanto è stata accertata la sua totale estraneità ai fatti. Non è escluso, anzi, è probabile che questa storia possa riguardare la scomparsa della giovane, che sarebbe anche stata vista consegnare soldi a un presunto uomo di origine albanese.