Pare impossibile, ma sono trascorsi ormai quattro anni dalla tragedia di Rigopiano, che sconvolse l’Italia intera: era infatti il 18 gennaio 2017 quando una valanga travolse l’hotel, mietendo 29 vittime e stravolgendo l’esistenza di intere famiglie. Ebbene, pochi minuti fa si ha avuto notizia dei primi aiuti economici per i parenti dei defunti, a distanza di due anni da quando furono annunciati dall’allora ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Come riferisce l’ANSA sul suo sito internet, si tratta solo di una prima tranche dei 10 milioni di euro previsti, elargita “attraverso un bando come aiuto, e non come sorta di risarcimento, sulla base di un protocollo che fu ideato per la strage del treno Corato-Andria nel 2016, quando nell’incidente ferroviario perirono 23 persone”. Finora, in particolare, sono stati assegnati 6 milioni di euro, mentre la parte rimanente dell’importo sarà versata nelle settimane e nei mesi a venire. Intanto, si sta valutando se al fondo possano accedere anche i superstiti di quella straziante vicenda che ha occupato per giorni le prime pagine di tutti i quotidiani italiani.
TRAGEDIA DI RIGOPIANO: 200MILA EURO A VITTIMA
Sempre secondo quanto scritto dall’ANSA, in questo momento per ogni singola vittima della tragedia di Rigopiano è stata stanziata una cifra che si attesta attorno ai 200mila euro, mentre non sarebbero ancora stati stabiliti i ristori Inail per i morti sul lavoro, né le altre posizioni parentali. Per quanto concerne invece il filone giudiziario, “il processo riprenderà il prossimo 5 marzo a Pescara e, dopo la deposizione delle trascrizioni del cosiddetto depistaggio, ormai inserito nel fascicolo principale, inizierà la vera parte dibattimentale. Il processo a quel punto entrerà nella parte viva, dopo le velenose e archiviate vicende delle denunce dell’ex capo della Mobile Muriana contro i carabinieri forestali autori delle indagini, finite in una bolla di sapone”. Sul registro degli indagati figurano 30 nominativi per sette tipologie di reato. Quali? Disastro colposo, lesioni plurime colpose, omicidio plurimo colposo, falso ideologico, abuso edilizio, omissione d’atti d’ufficio e abuso in atti d’ufficio, oltre a numerosi altri reati di carattere ambientale.